Salvatore Esposito è Piedone lo sbirro. Tornatore e altre serie nel nuovo catalogo Titanus

6 Ottobre 2022 | Di Ignazio Senatore
Salvatore Esposito è Piedone lo sbirro. Tornatore e altre serie nel nuovo catalogo Titanus
Senatore giornalista
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Sono trascorsi  50 anni da quando Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, vestiva i panni del commissario Rizzo in “Piedone lo sbirro”. Ci ha pensato Guido Lombardo, presidente della Titanus, la più vecchia casa di produzione cinematografica italiana, fondata a Napoli dal padre Goffredo, a produrre una serie che vedrà Salvatore Esposito, il Genny Savastano di Gomorra,in veste anche di  co-sceneggiatore, rispolverare le gesta dell’irresistibile commissario. “Sono il primo fan di Piedone, ha dichiarato l’attore, non svilirne il racconto né la qualità, in una parola rispettarlo, è quello che ci preme. Era un supereroe, proteggeva i più deboli, come tutti i ragazzini di allora con quell’omone ci sono cresciuto. Con Maradona, Totò e De Filippo, Bud è la napoletanità che sento mia”. A dirigerlo sarà Enrico Vanzina, figlio di Steno, regista che diresse allora Bud Spencer per il grande schermo. Ma i progetti della Titanus non si fermano qui. Non solo è stato restaurato e digitalizzato il preziosissimo archivio contenente 1500 titoli (tra questi “Pane, amore e…”, “Il cappotto, “La ciociara”, “Poveri ma belli”, “Rocco e i suoi fratelli”, Le quattro giornate di Napoli, “Il Gattopardo”) ma Giuseppe Tornatore ha annunciato che lavorerà ad una versione restaurata de “Il camorrista”, pellicola d’esordio, “«Ho fatto il mio primo film nel 1986 con Titanus, ha dichiarato il Premio Oscar, a Goffredo Lombardo devo tutto e il mio senso di gratitudine non sarà mai abbastanza. Il camorrista – ha raccontato Tornatore – era più costoso di un’opera prima, Goffredo mi chiese di accettare una doppia versione per ammortizzare i costi, un film e una serie in 5 puntate. Il film ebbe una vita sofferta, fu querelato, era scottante all’epoca e credo lo sia ancora oggi. La versione tv sparì, cercata per 36 anni, ora è tornata fuori e ci rimetterò le mani con color correction adeguata e suono più pulito”. La Titanus ha recuperato le pellicole originali del film dall’archivio della Cineteca di Bologna per un lancio mondiale de “Il camorrista La serie”, previsto per il 2023. Numerosi i titoli in fase di preparazione, a partire da “La Ciociara, la serie” che racconterà la saga di Cesira e Rosetta, dal 1924 al dopoguerra, un prequel e sequel del film diretto da Vittorio De Sica che permise a Sofia Loren di vincere l’Oscar come migliore attrice. E ancora, una serie ispirata a “Palermo-Milano . Solo andata”, poliziottesco diretto da Claudio Fragasso nel 1995, il co.-sviluppo di “Phenomena” di Dario Argento, trent’anni dopo, “La guerra di Elena” di Stefano Casertano, sulla figura di Elena Di Porto, ebrea ribelle che salverà diverse vite, organizzò l’unica rivolta ebraica del ghetto e morì ad Auschwitz, “Agnese e Francesca”, un biopic su Agnese Borsellino e Francesca Morvillo Falcone, storia di due donne coraggiose, unite dal fardello di essere le mogli dei magistrati uccisi dalla mafia e, infine, “Ludwig”, sulla coppia di serial killer, Abel e Fulan, due assassini senza scrupoli, condannati per 15 omicidi a sfondo neonazista che per dieci anni ha seminato il panico nel nostro Paese.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno .6.10.2022

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