Salvatore Ferragamo nel doc “Shoemaker of Dreams” di Luca Guadagnino

10 Settembre 2020 | Di Ignazio Senatore
Salvatore Ferragamo nel doc “Shoemaker of Dreams” di Luca Guadagnino
Senatore giornalista
0

L’avventurosa figura di Salvatore Ferragamo sbarca alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia grazie al documentario “Shoemaker of Dreams” del regista Luca Guadagnino. Ricca è, infatti, la storia di chi fu definito “il calzolaio delle stelle” e che contribuì a creare il concetto di Made in Italy nel mondo. Nato nel 1898, undicesimo di quattordici figli da una famiglia di agricoltori di Bonito, un paesino dell’Avellinese, Salvatore, sin da piccolo, fu rapito dal fascino delle calzature e, a soli dodici anni si trasferisce a Napoli, per lavorare in una bottega che confezionava scarpe dove apprende i primi rudimenti della lavorazione. In cerca di fortuna si trasferisce in America nel 1914,  dove raggiunge un fratello, operaio in un’industria calzaturiera e va a vivere a Santa Barbara, dove stanno per nascere le prime case di produzione cinematografiche al tempo del Muto. Ben presto i divi di Hollywood, da Gloria Swanson a Rodolfo Valentino, vogliono calzare solo le sue scarpe. Instancabile lavoratore, affinché le sue creazioni coniugassero estro, artigianalità e comodità, Ferragamo studia Anatomia presso l’University of Southern California.

A seguito della crisi del ’29, ritorna in Italia, negli anni difficili del Fascismo e del dopoguerra e, dopo essersi risollevato dalla bancarotta, si trasferisce a Firenze dove nel Palazzo Spini Feroni crea l’azienda che gli garantirà la definitiva consacrazione e il successo internazionale.

Nel confezionare questo documentario il regista palermitano si è ispirato a “Il calzolaio dei sogni”, romanzo autobiografico del noto stilista, pubblicato nel 2010 e, dopo aver avuto accesso agli archivi di famiglia, grazie alla voce fuori campo di Michael Stuhlbarg, racconta gli episodi salienti della vita di Ferragamo, intervallando il materiale fotografico inedito, con i bozzetti e i brevetti delle sue creazioni; dal tacco con i tappi di sughero a quelli a gabbia di fili di metallo, fino agli articoli di pelletteria e bigiotteria. Non mancano le testimonianze illustri come quella della moglie, dei figli e di Martin Scorsese che racconta la Hollywood degli albori nella quale si muoveva Ferragamo. “Mi viene in mente l’incredibile rispetto che Ferragamo ha sempre avuto per il processo creativo”, ha dichiarato Guadagnino. “Che fosse ambizioso è fuor di dubbio, ma fra le due cose avrebbe certamente preferito l’etica della creazione. Ha vissuto la sua vita quasi come una sorta di outsider, è una persona che ha sempre posto se stessa fuori dal sistema nel quale era”. Il documentario sarà distribuito nelle sale dalla Lucky Red. 

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno -10-9. 2020

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi