Se mi lasci ti cancello (Eternal sunshine of the spotless mind) di Michel Gondry – USA – 2004 – Durata 108’

20 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore

Il timido ed introverso Joel Barish (Jimmy Carrey) incontra Clementine Kruczynski (Kate Winslet) una ragazza impulsiva simpatica e volubile, se ne innamora e va a vivere insieme a lei.

Ma i due iniziano a litigare sempre più spesso e lei comprende che la loro storia è giunta al capolinea. Il giorno di San Valentino Joel va nel negozio di Clementine per portarle un regalo ma lei non lo riconosce e fa, spudoratamente, le fusa ad un altro ragazzo.

Joel scopre che Clementine si è rivolta alla Lacuna Inc., laboratorio specializzato nella rimozione dei ricordi, diretto dal dottore Howard Mierzwaik (Tom Wilkinson).

Innamorato di lei, per non soffrire, decide di ricorrere anche lui ai servigi della Lacuna Inc. m  a, nel corso del trattamento, si pente e, con tutte le sue forze, riesce a mantenere vivo dentro di sé una fetta di ricordi della sua amata.

Charlie Kaufaman è uno degli sceneggiatori più geniali e stravaganti in circolazione ma in questo script non riesce a dar corpo alle sue geniali visioni e spreca un idea originale che meritava uno sviluppo narrativo meno arruffato e pasticciato.

L’idea di cancellare i ricordi, evitando la sofferenza del lutto è insolita ed agghiacciante allo stesso tempo ed il dottor Mierzwaik, un tecnico dal cuore di pietra, con freddezza glaciale indica a Joel come cancellare dalla propria mente il ricordo di Clementine. 

Per dare più ritmo alla vicenda la narrazione procede a salti, con delle brusche accelerazioni in avanti e con dei frequenti flashback, ma questa scelta stilistica più che affascinare rende ancora più macchinosa la fruizione di una pellicola che ondeggia incerta tra il fantasy ed il sentimentale e s’incaglia in più punti.

I continui litigi tra il malinconico Joel (che passeggia sullo schermo con aria spaesata) e la frizzante e nevrotica Clementine, finiscono per stancare, la depressione di Joel sembra di facciata e l’eccessiva esuberanza di Clementine, dai capelli arancione e con il vizietto del bere, troppo marcata.

Il titolo in originale L’infinito splendore di una mente immacolata è tratto da un verso di Alexander Pope, tratto da Eloisa to Abelard.

Oscar 2005 per la miglior sceneggiatura originale (Charlie Kaufman, Michel Gondry, Pierre Bismut) ed una candidatura a Kate Winslet come miglior attrice protagonista

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