Self cinema

14 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore
Self cinema
Senatore giornalista
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Self cinema

E’ di recente la notizia che il glorioso e storico cinema Adriano ha chiuso i battenti. Nessun politico e neanche uno straccio di intellettuale ha levato un dito per evitare che chiudesse l’ennesima sala cittadina e già si vocifera che il locale sarà destinato a diventare un supermercato o un garage. Dopo aver registrato questa ulteriore pagina negativa per il mondo culturale napoletano, si leva sempre più forte il grido d’allarme per la fruizione delle pellicole cinematografiche in città. Sembrano passati millenni da quando Gianni Amelio, nel suo struggente volume Il vizio del cinema,ripercorreva a ritroso i ricordi della propria infanzia e descriveva i pidocchietti dove si rintanava per lasciarsi travolgere dal flusso ininterrotto delle immagini cinematografiche. Al tempo, in alcune sale, al prezzo di un biglietto si potevano vedere due film e dopo la pellicola di cartello si poteva gustare, a ruota, il piccolo film a bassa produzione. Al tempo, sia a Napoli che in Italia c’erano una quantità di sale e lo spettatore, saltellando dalla prima alla terza visione, riusciva ad acciuffare la pellicola di proprio gradimento. Bei tempi, quelli. In questi ultimi anni, invece, assieme alla graduale chiusura delle sale, stiamo assistendo ad un altro inquietante fenomeno. La distribuzione cinematografica è nelle mani di alcuni potenti che dettano le leggi del mercato e decidono i film da far circolare nelle sale e quelli che devono giacere per sempre negli scantinati. Per cercare di dare una spallata a questo rigido ed inattaccabile sistema di distribuzione è nata l’Associazione “SelfCinema -Adopt-a-movie” composta da cinefili ed appassionati del cinema che si battono per una più libera circolazione delle pellicole in sala. L’idea sulla quale puntano è abbastanza originale. Chi appoggia il progetto di SelfCinema si impegna a promuovere e far conoscere il film ad un gruppo iniziale di persone che, attraverso una donazione, “pre-acquistano” il biglietto e assicurano agli esercenti delle sale cinematografiche un incasso adeguato. In altre parole la distribuzione del film è fatta dagli stessi spettatori che grazie al loro passaparola cercano di dare visibilità a pellicole che sarebbero dimenticate e travolte dall’oblio. Il primo film adottato da SelfCinema è L’estate di mio fratello di Pietro Reggiani, prodotto da Antonio Ciano e dallo stesso Reggiani per Nuvola Film, ancora oggi senza distribuzione, pur avendo ottenuto una menzione speciale alTribeca Film Festival di New York ed al Festival du Monde di Montreal,. Grazie alla mobilitazione di SelfCinema la pellicola è stata proiettata il 4 maggio a Roma, Milano e Torino al costo di 5 euro. A Napoli, l’iniziativa è partita da qualche giorno ed è coordinata da Antonio Napoletano. Hanno già aderito a questo progetto la Mediateca Santa Sofia, la Scuola di Cinema Tracce, l’Associazione Culturale La festa dei folli, il Trip, la libreria Mondadori di Napoli. I biglietti si possono acquistare in alcuni punti vendita  riportati sul sito www.selfcinema.it

Articolo pubblicato su “Il Napoli – Epolis”- 04-6-2007

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