Sette orchidee macchiate di rosso di Umberto Lenzi – Italia – 1972 – Durata 91′

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Un misterioso assassino uccide Marcella, una giovane prostituta, e successivamente Katty (Marina Malfatti), un’inglese esperta d’arte. Su entrambi i corpi lascia un ciondolo d’argento a forma di mezzaluna. Giulia, in viaggio di nozze con il marito, riesce miracolosamente a sfuggire a una mortale aggressione. A cadere sotto i colpi del folle maniaco è successivamente la signora Marchi (Rossella Falk), una paziente ricoverata in una clinica per malattie mentali. Maria (Marisa Mell), sorella gemella di Anna Sartori, è l’ultimo bersaglio. Un filo lega gli omicidi tra loro; tutte le vittime avevano soggiornato un tempo in un albergo a Orbetello di proprietà di Giulia. Il serial killer è Fred Saunders (Renato Romano), un pastore evangelico che vuole così vendicare la morte del fratello Frank avvenuta in un incidente automobilistico, per colpa di una ospite dell’albergo.

Film che non mantiene le promesse del folgorante inizio che perde carica ed incisività strada facendo. Da segnalare una grande interpretazione di Rossella Falk, che rende credibile la sofferenza che attanaglia la mente della povera signora Marchi. La paziente, una grave paranoica, è convinta che tutti la vogliono ammazzare e che una ricoverata abbia nascosto un coltello sotto il cuscino di una poltrona per ucciderla. Una dolce infermiera la rassicura ma, rientrata nella stanza, la signora Marchi sente i passi dell’assassino ed inizia a gridare e a chiedere aiuto. “Naturalmente” il personale della clinica crede che le urla siano il frutto delle sue deliranti farneticazioni, non interviene e lei muore soffocata nella vasca da bagno.

Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni.