Skineahds (Romper stomper) di Goeffrey Wright – Australia – 1992 – Durata 94’

8 Giugno 2020 | Di Ignazio Senatore
Skineahds (Romper stomper) di Goeffrey Wright – Australia – 1992 – Durata 94’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Hando (Russel Crowe) è il capo dei “gooks”, una banda di violenti skinheads di Melbourne, composta da Davie (Daniel Pollock), Sonny (Leigh Russel), Bubs (James McKenna) e da un altro paio di scalmanati. Violenti e sbandati trascorrono le loro vuote ed anonime giornate bevendo alcolici, leggendo qualche brano del Mein Kampf di Hitler, discorrendo della purezza e della superiorità della razza bianca e pestando la comunità vietnamita della città, da sempre loro nemici giurati. Gabe (Jacqueline McKenzie) una ragazzina epilettica, figlia di un genitore ricco sfondato, s’innamora a prima vista di Hondo e lo segue nelle sue scorribande per la città. I gooks scoprono che il bar, loro punto d’incontro, è stato venduto a dei vietnamiti e, dichiarata guerra “ai  musi gialli”, danno inizio ad una colossale caccia all’uomo. I vietnamiti, dapprima hanno la peggio ma poi reagiscono, li pestano a sangue e costringono Hando ed un paio di fedelissimi a battere in ritirata ed a trovare rifugio in un casermone semi-abbandonato. Hando giura di vendicarsi, medita vendetta ma nel gruppo inizia a serpeggiare il malumore. Per risollevare il morale Gabe propone loro di ripulire la villa di un vecchio pieno di soldi. Il piano funziona ed i componenti della banda, dopo aver legato il proprietario (che altri non è che il padre di Gabe, un uomo che la molestava quando era bambina e verso il quale lei prova un odio feroce) iniziano a fare razzia nell’appartamento, si ubriacano e fracassano alcune auto di lusso nel garage. Ma l’uomo riesce a liberarsi ed i componenti della banda fuggono precipitosamente, ritrovandosi con un magro bottino. Gabe li accusa di essere dei principianti e litiga con Hando; Davie la difende e fa coppia fissa con lei. La polizia è però sulle loro tracce e dopo aver arrestato Sonny, uccide Bubs. Hando, Davie e Gabe fuggono insieme. Il finale non può essere che tragico.

Grande successo e polemiche in Australia per questo film dell’esordiente sceneggiatore-regista che mette in scena la vita di un gruppo di adolescenti emarginati con le teste rasate, le svastiche tatuate sul petto e le bandiere delle SS che campeggiano in bella mostra nelle loro camere da letto. Hando è il leader indiscusso del gruppo, adolescente violento, sbruffone e carico di odio verso tutti coloro che hanno un colore della pelle diverso dal suo. Stilisticamente il film è molto povero, infarcito di violenza gratuita e penalizzato, nella prima parte, dalle interminabili sequenze che mostrano gli scontri tra i vietnamiti e gli skinheads. Nel corso della vicenda i giovani protagonisti urlano, strepitano, fanno la voce grossa, prendono a calci e pugni chiunque li capiti a tiro ma ciononostante appaiono esangui, anonimi ed impalpabili. Troppo sbiadita la storia d’amore tra Gabe ed Hando ed il finale tende troppo al lacrimevole ed al sentimentale. A rendere maledetto il film, prima della proiezione della pellicola nelle sale, il suicidio dell’attore Daniel Pollack che si è lanciato da un treno dopo essere stato lasciato dall’attrice Jacqueline McKenzie.

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