In un lager nazista, diretto dal tenente Hans (Serafino Profumo) il dottor Abraham (Attilio Dottesio) ebreo e detenuto, conduce con il supporto di altri due medici degli esperimenti sui trapianti cutanei sulle deportate allo scopo di poter alleviare le sofferenze dei soldati tedeschi, ustionati dalle bombe al fosforo durante la guerra. Nel lager le prigioniere, oltre a fungere da cavie, sono torturate e costrette a cedere alle voglie degli ufficiali nazisti. Alina (Rita Manna) una partigiana giamaicana di colore, con l’aiuto del dottor Abraham e di sua figlia Edith (Paola Corazzi) organizza la rivolta e conquista la libertà.
Il tema del “mad doctor” è caro al regista, al punto che sia ne La mano che nutre la morte del 1974 che ne Le amanti del mostro, diretto nello stesso anno, erano comparsi degli scienziati impegnati in pionieristiche operazioni chirurgiche di trapianto cutaneo e/o impegnati nella sperimentazione di magiche pozioni per combattere l’impotenza. Nelle due pellicole l’ambientazione gotica, i vecchi manieri e le strane ampolle ed alambicchi fornivano un tocco misterioso ed inquietante alla vicenda. Garrone, invece, nel trasporre la vicenda in un lager nazista finisce solo per mostrare qualche scena dove sesso, horror e torture vanno noiosamente a braccetto. Non pago Garrone nello stesso anno ha diretto Lager Ssadis Kastrat Kommandantur,pellicola gemella, ambientata anch’essa in un lager nazista.
Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.