Stringimi forte di Mathieu Amalric – Francia – 2021- Durata 97’

6 Maggio 2024 | Di Ignazio Senatore

Il film si apre con Clarisse (Vicky Krieps) che al mattino, senza lasciare un biglietto d’addio, lascia la propria casa, abbandonando così il marito Marc (Arieh Worthalter) e i due figlioletti; Paul, un ragazzino vispo ma obbediente e Lucie, aspirante pianista.

Vediamo sfrecciare Clarisse verso il mare mentre i familiari ciondolano (invano?) per casa, in attesa del suo ritorno. “Non so io ad essere andata via.  Faccio finta, così siete là”, dichiara la donna.

Ma cosa nasconde questa sua enigmatica affermazione?

L’attore Mathieu Amalric, (interprete, tra l’altro di Genealogia di un crimine, I re e la regina, L’amore sospetto e Lo scafandro e la farfalla) e regista del prezioso La camera azzurra, ritorna dietro la macchina da presa, e traspone sullo schermo la pièce Je reviens de Loin di Claudine 

Il film, impaginato come un thriller, intimista e dolente, nella prima parte trafigge il cuore dello spettatore. Il continuo alternarsi di flashback e flash-forward, di ricordi e di scene allucinate dalla protagonista, fotogramma dopo fotogramma, lo trasforma poi in un ridondante esercizio di stile.

Nei a parte, il volto smarrito della Krieps, le sue “dolci” farneticazioni” e i suoi infantili e “folli” comportamenti, ti scavano dentro.

Un paio di scene sono da incorniciare; su tutte quelle che il piccolo Paul, dopo aver visto che il papà, non vedendo più ritornare la moglie, getta via i le sue creme e profumi dal bagno, singhiozzando, gli urla: ”Hai buttato via la mamma!

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