La giovane e bella Héléna (Isabelle Adjani), moglie di un malavitoso ricco, potente e senza scrupoli, festeggia nel suo appartamento dorato il proprio compleanno.
Tra gli invitati, Fred (Christopher Lambert), uno tipo strambo che, dopo aver fatto esplodere la cassaforte della casa di Héléna, preleva dei documenti scottanti e per restituirli, le chiede una considerevole cifra in denaro.
Sfuggito per un pelo alle guardie del corpo del marito di Héléna, Fred si rifugia nei sotterranei della metro di Parigi dove abitano musicisti e altri personaggi alquanto stravaganti; “il pattinatore” Jean Louis (Jean-Hugues Anglade), un ragazzo che vive di furti; un elegante e furbo fioraio (Richard Bohringer) e un silenzioso batterista (Jean Reno).
Héléna vorrebbe recuperare i documenti prima che il marito rientri dal viaggio d’affari e si presenta all’appuntamento fissato da Fred.
I due si fiutano, si piacciono, si frequentano e i soldi che Fred ha richiesto per la restituzione dei documenti finiscono in secondo piano.
Il marito di Héléna, intanto, sguinzaglia i suoi uomini e ordina di eliminare Fred ma sulle sue tracce ci sono anche l’ispettore di polizia Gesberg (Michel Galabru) e il fido braccio destro, soprannominato, ironicamente, Batman (Jean-Pierre Bacri).
Fred è stonato come una campana ma decide di mettere su una band e recluta i musicisti che si esibiscono nel metro. Il concerto della sua band ha inizio e…
Luc Besson, alla terza regia, ambienta il film, come evoca il titolo, completamente nella metro parigina.
Come ogni poliziesco che si rispetti, non mancano i folli inseguimenti, le pistole che spuntano all’improvviso, qualche battuta sferzante e un pizzico di romanticismo.
Seppur Fred e gli amici del metro si macchino di azioni deplorevoli, Besson non li mostra come dei bulli, né come dei personaggi respingenti, bensì, all’opposto, come dei “losers” che ispirano tenerezza e simpatia.
Sin dalle prime battute, si intuisce che a Fred non interessano i soldi e che utilizza l’arma del ricatto solo per poter continuare a vedere Héléna.
Non a caso, con il ricavato da una rapina a due portavalori, paga il direttore d’orchestra e gli orchestrali che dovevano esibirsi nel metro per lasciare campo libero alla sua band. Il regista contrappone in maniera un po’ ingenua la noia e la piattezza degli amici del potente e malavitoso marito di Héléna, alla leggerezza e alla stravaganza di Fred e dei suoi amici.
In maniera irridente, poi, ironizza sull’incapacità della polizia di scovare e ammanettare gli strani personaggi che popolano il metro.
Grazie alla capigliatura bionda da punk esibita in questo film, Lambert divenne una delle icone sexy di quegli anni.
Musiche da sballo di Éric Serra (nel film in una particina come bassista) e colonna sonora da favola con i magici brani A lucky guy di Richie Lee Jones e It’s only mystery di Arhur Sims e Éric Serra.
Curiosità: per Fred Besson aveva pensato dapprima a Cluzot o Sting e per Héléna a Charlotte Rampling.
Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024
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