Tutti i film girati a Ventotene

3 Aprile 2024 | Di Ignazio Senatore
Tutti i film girati a Ventotene
Senatore giornalista
0

Nello spumeggiante Ferie d’agosto, diretto da Paolo Virzì nel 1996, il regista livornese raccontava di due gruppi di vacanzieri che trascorrono, in pieno agosto, le vacanze a Ventotene.

Da un lato Sandro Molino con la moglie Cecilia e un gruppo di giovani alternativi e dall’altro i Mazzalupi, una famiglia che ruota intorno a un commerciante burino (Ennio Fantastichini) e la moglie, il cognato con la sua dolce metà (Sabrina Ferilli) e un paio di figli. Ben presto i due gruppi, così diversi tra loro, entrano in collisione.

Una commedia che, grazie al suo tocco salace e graffiante, fotografò perfettamente il le differenze culturali che regnavano nell’Italia degli anni Novanta.

I Molino, espressione di un’Italia borghese, colta e politicamente impegnata, e dall’altro I Mazzalupi. costituito da persone semplici, esponenti di quell’Italia emergente, involgarita, arricchita e razzista.

Nel recentissimo sequel Un altro ferragosto, Virzì lascia che i protagonisti di “Ferie d’agosto” si ritrovino sull’isola pontina, ventotto anni dopo. Alcuni personaggi presenti del primo film non ci sono più.

Il giornalista Sandro Molino, gravemente ammalato, è in vacanza con Cecilia, i figli e i le amiche, tutti di sinistra. I Mazzalupi, borgatari destrorsi, nostalgici del fascismo, sono anche loro sull’isola. Sabry, ragazza ingenua e pco attrezzata culturalmente, figlia della Ferilli, è un’influencer seguita da migliaia di followers.

In un matrimonio da favola sta per sposare il becero e astuto Cesare (Vinicio Marchioni). Come nel film precedente, le due famiglie finiranno per scontrarsi.

La commedia è divertente, non mancano i siparietti simpatici e gustosi ma la vicenda è ammantata da un tocco nostalgico e melanconico.

Molino, infatti, ricorda commosso come, durante il fascismo, Ventotene ospitava socialisti, comunisti, dissidenti e liberi pensatori come Sandro Pertini, Umberto Terracini, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, spediti al confino.

Il giornalista, ormai, in fin di vita, si arrovella per comprendere come mai gli italiani abbiano gettato alle ortiche l’eredità di quei confinati che, durante il fascismo, avevano lottato per costruire un’Italia migliore.

Ma nella magica e selvatica Ventotene anche il compianto Alessandro D’Alatri aveva diretto nel 2010 Sul mare, film tratto dal romanzo In bilico sul mare di Anna Pavignano.

Il ventenne Salvatore (Dario Castiglio) vive a Ventotene; d’inverno lavora come muratore in un’impresa edile e in estate organizza gite in barca a turisti e famigliole.

Sull’isola approda Martina una spigliata ragazza che gli ruba il cuore. Salvatore sembra toccare il cielo con un dito ma, finita la vacanza, Martina ritorna a Genova.

Salvatore sembra aver perso ogni spinta vitale e un giorno, mentre è sul cantiere, precipita nel vuoto. D’Alatri confeziona una pellicola low budget, “semplice” e lineare e affida i ruoli di protagonisti a due convincenti esordienti.

Articolo pubblicato su la Rivista Il Corace – Aprile 2024

 

 

 

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi