Un uomo, una donna (Un homme et une femme) di Claude Lelouch – 1966

20 Ottobre 2024 | Di Ignazio Senatore
Un uomo, una donna (Un homme et une femme) di Claude Lelouch – 1966
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Anne (Anouk Aimée), giovane segretaria di edizione, e Jean-Louis (Jean-Louis Trintignant), pilota automobilistico, hanno i rispettivi figli in un collegio a Deauville.

Lei perde il treno per tornare a Parigi e lui si offre di darle un passaggio in auto. I due iniziano a chiacchierare, si piacciono e decidono di andare insieme ogni weekend a trovare i loro marmocchi.

Anne gli confida di essere rimasta vedova di recente e che il marito Pierre (Pierre Barouh), uno stuntman, era morto per un incidente su un set.

Anche Jean-Louis è vedovo; la moglie Valerie (Valérie Lagrange), dopo aver saputo che era rimasto vittima di uno spettacolare incidente automobilistico in gara, per la disperazione, si era suicidata. I cuori di Anne e Jean Louis s’infiammano, ma…

Con questo film campione d’incasso, super premiato (tra cui la Palma d’oro a Cannes e l’Oscar come migliore film straniero), l’allora ventinovenne Lelouch (Vivere per vivere, L’avventura è l’avventura, Una donna e una canaglia…) conquistò pubblico e critica.

A ben vedere la trama è sottile come un foglio di carta velina e il regista parigino, come recita il titolo del film, non fa altro che raccontare una storia già vista (come il titolo suggerisce) al cinema un milione di volte; un uomo incontra una donna, i due si confidano, si innamorano e…

A colpire non è la vicenda in sé, ma come Lelouch la impagina visivamente.

Non solo, macchina a spalla, pedina con la macchina da presa il volto dei protagonisti (in special modo quello della bellissima Aimée) ma soprattutto, cattura lo spettatore grazie all’utilizzo di montaggi alternati, in bianco e nero e a colore.

Non mancano i flashback, le voci off (specie quelle di Trintignant) e ad accrescere il pregio della pellicola la delicatezza e il pudore con la quale Lelouch racconta, in punta di piedi, una delicata storia d’amore.

Non sono esenti i nei (le insistenti riprese delle corse automobilistiche e un pizzico, forse, di romanticismo di maniera) ma a chiudere il cerchio è la celebre colonna sonora scritta da Francis Lai, cantata da Pierre Barouh (nel film il marito di Anne) e da Nicole Crosille.

Lelouch ha realizzato con la stessa coppia di attori protagonisti due sequel: Un uomo, una donna oggi (1986) e I migliori anni della nostra vita (2019).

 

Per un approfondimento sul tema con schede film e commento critiche si rimanda alla lettura di “Cinema mon amour I 100 film francesi da amare” di Ignazio Senatore – Classi Editore – 2024

 

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