Under Suspicion di Stephen Hopkins – USA- 2000 – Durata 111’

2 Marzo 2021 | Di Ignazio Senatore
Under Suspicion di Stephen Hopkins – USA- 2000 – Durata 111’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
0

Sue Ellen, una ragazzina di tredici anni e la dodicenne Pauline sono trovate morte dopo essere state violentate.

E’ la notte di Capodanno e Victor (Morgan Freeman), il poliziotto incaricato delle indagini, concentra i sospetti su Henry (Gene Hackman), avvocato ricco e affermato, marito di Chantal (Monica Bellucci), una donna sensuale e affascinante molto più giovane di lui.

Victor lo incalza e formula domande sempre più precise e dettagliate; Henry si confonde, fornisce versioni contrastanti ed è a corto di alibi.

Nel corso dell’interrogatorio, emerge che il matrimonio con Chantal era colato a picco da quando la moglie lo aveva colto, con uno strano luccichio negli occhi, mentre era con la nipotina tredicenne nella stanza da letto.

Da quel giorno lei non dorme più con lui nello stesso letto con lui e, non solo non lo aveva perdonato, ma aveva serbato nei suoi confronti odio e rancore.

Abbandonata ogni speranza di poter riconquistare la moglie, Henry trascinava una vita piatta e, nel corso dell’interrogatorio, ammette le frequentazioni con giovani prostitute locali e, infine, confessa di essere l’autore dei delitti.

Qualche minuto dopo una poliziotta comunica a Victor che il caso è stato chiuso; qualche ora prima era stato arrestato il vero responsabile del duplice assassinio.

Hopkins mette in scena il dramma di Henry, un uomo dannato dal demone della perdizione, con una predilezione per le giovani prostitute locali. Al suo amico Victor confida:

Che cosa pretendi che passi la vita a bussare alla porta di mia moglie? Non io. Mi trovo una prostituta, qualcuno che sia all’opposto di Chantal. una prostituta è una che ti da qualcosa in cambio di una somma esigua.”

Film dolente e pessimista che si svolge tutto all’interno di una notte all’interno della spoglia, afosa e poco illuminata stazione di polizia di Portorico.  

Hopkins mette in scena il dramma di Henry, un uomo dannato dal demone della perdizione e, saggiamente, evita di mettere in scena il solito poliziotto violento, cialtrone e dai modi grossolani e mostra Victor, un poliziotto molto professionale e dalla profonda e sincera umanità.

La confessione finale di Henry, un uomo con il cuore in frantumi e l’anima a pezzi, è dolorosamente spiazzante e gli restituisce un tocco di umana sofferenza.

Le atmosfere notturne, l’ambientazione in pieno Carnevale e la dolente storia del protagonista rendono ancora più inquietante l’intera vicenda.

Dal romanzo Brainwash di John Wainwright, pubblicato in Italia con il titolo Stato di fermo.

Trasportato già magicamente sullo schermo nel 1981 da Claude Miller con il titolo Guardato a vista, espressione, equivalente a “under suspicion”, con la quale s’intende il fermo di polizia.

Rispetto all’ineguagliabile film francese, Hopkins trasporta la vicenda da Parigi a Portorico e Henry è un ricco avvocato e non più uno spettabile notaio. Freeman e Hackman giganteggiano.

 

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi