Unsane di Steven Soderbergh

15 Ottobre 2019 | Di Ignazio Senatore
Unsane di Steven Soderbergh
Recensioni Film di Ignazio Senatore
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Ricordate lo Steven Soderbergh di “Sesso, bugie e videotape” (1989) e di “Delitti e segreti” (1991)? Da allora ha diretto diversi film, tutti di buona fattura, ma non certo esaltanti come i suoi due folgoranti film degli esordi e, su questa scia, si colloca questo claustrofobico ed elettrico psycho-thriller. Protagonista è Sawyer Valentini (Claire Foy), una giovane donna che cambia città per seminare David (Joshua Leonard), il suo stalker che la tormenta da due anni. Sawyer è in crisi e consulta una psichiatra che la ricovera, senza il suo consenso, nell’Highland Creek Behavioral Center. E’ per lei l’inizio di un incubo. Sodeberg gioca tra realtà e fantasia e lancia un duro attacco sui traffici illeciti e le truffe tra assicurazioni e case di cura psichiatriche. Il regista americano non punta agli effetti cari al genere, mantiene per tutto il film alta la tensione, senza non scivolare nell’horror o nello splatter,  ma la sensazione che se ne ricava è quella di un film già visto e privo di originalità.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segno Cinema 219 – Settembre – Ottobre 2019

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