Venezia, napoletani al Lido

8 Settembre 2020 | Di Ignazio Senatore
Venezia, napoletani al Lido
Senatore giornalista
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Entra nel vivo la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e, con lei, le presenze napoletane al Lido. E se nel week end sono stati proiettati il doc “James” di Andrea Della Monica e il corto “Le mosche” di Edgardo Pistone, oggi sarà il turno del documentario “Fuoco sacro” di Antonio Maria Castaldo e domani di “Agalma” di Doriana Monaco.

 “Fuoco sacro” racconta mezzo secolo di storia italiana vista attraverso gli occhi dei Vigili del Fuoco, che hanno affrontato con coraggio e competenza le più grandi calamità che il nostro Paese ha vissuto sulla propria pelle. Una storia raccontata dalla voce dei protagonisti, che ogni giorno rischiano la propria vita per salvare quella degli altri.

“Con “Fuoco Sacro”, ha dichiarato il regista, a sua volta Vigile del fuoco, ho voluto onorare tutti quegli uomini e quelle donne che con amore e competenza hanno fatto diventare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco un’eccellenza italiana riconosciuta in tutto il mondo”.

“Agalma”, dal greco “statua”, “immagine”, documentario, prodotto da Antonella Di Nocera (41 Parallello) e Lorenzo Cioffi (Ladoc), propone un viaggio all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Le voci fuoricampo di Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco descrivono gli incantevoli tesori di arte classica, le statue, gli affreschi, i mosaici e i reperti di varia natura che compongono le diverse collezioni del Museo.

Da segnalare, infine, ieri mattina, nel corso della presentazione della prossima edizione del “Social World Film Festival”, diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo, che si terrà a Vico Equense dal 6 all’11 ottobre, dopo la proiezione del corto “Fame”, dello stesso Nuzzo, interpretato da Ludovica Nasti e Massimiliano Rossi, sono stati consegnati il “Premio Cinema Campania 2020” al regista Daniele Luchetti per “Lacci”, film tratto dal romanzo di Domenico Starnone, ad Andrea Della Monica, Davide Mastropaolo, sceneggiatore di “James”, Edgardo Pistone, Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra di Venezia e a Nicola Claudio, presidente di Rai Cinema.

Tra le opere napoletane già presentate da ricordare “James” narra la carriera di sassofonista di Gaetano Senese, in arte James, a partire del suo incontro nel ’61 con Mario Musella con il quale fonderà poi gli Showmen, poi quello con  “Napoli Centrale” e con Pino Daniele e la sua band. Una piacevole sorpresa è stato, anche il corto “Le mosche” di Edgardo Pistone, girato a Napoli, in bianco e nero, una regia asciutta, di stampo neorealistico. Protagonisti un gruppo di adolescenti che trascorrono le giornate bighellonando per la città e che si interrogano sul proprio futuro. Per spezzare la monotonia della giornata prendono in giro un matto, soprannominato “Cirobello”, oggetto dei loro stupidi e pericolosi scherzi infantili.

 

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