Via Margutta di Mario Camerini – Italia – 1960 – B/N – Durata 110’ – V.M 16

21 Maggio 2024 | Di Ignazio Senatore
Via Margutta di Mario Camerini – Italia – 1960 – B/N – Durata 110’ – V.M 16
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Roma. In un appartamento di Via Margutta vivono alcuni pittori spiantati e alla vana ricerca di successo; Stefano (Gérard Blain) fa coppia fissa con Donata (Antonella Lualdi), attrice mancata che lavora come doppiatrice, e Giosué (Franco Fabrizi) e Marco (Spiros Focás) sono due inguaribili seduttori.

Stefano, sempre più depresso perché il suo lavoro non è apprezzato dal pubblico e dai critici, alla ricerca di nuove fortune, decide di cambiare aria.

Giosuè, dopo aver rimorchiato due tedesche anziane, ma danarose, abbandona tele e pennelli si trasferisce in Germania. Marco, invece, più che pensare a dipingere, continua a correre dietro ad ogni sottana.

Marisa Maccessi (Cristina Gajoni), giovane ed ingenua ragazza che fa le pulizie in quell’appartamento, da sempre innamorata di Marco, sentendosi rifiutata, tenta il suicidio ed è ricoverata in ospedale.

Un giornalista la intervista e, avendo notato che lei custodiva, gelosamente, un suo ritratto, dipinto da Marco, crede che lei sia l’autrice e ci ricama su un pezzo.

Marisa diventa famosa e, con la complicità di Marco, finge di essere lei l’autrice dei dipinti che vanno a ruba.

Dei mercanti credono in Stefano e gli organizzano una mostra e lui vende tutti i quadri. Giosué, dopo aver sposato una delle due attempate tedesche, ritorna a Roma.

E’ l’occasione per una rimpatriata tra vecchi amici, guardarsi negli occhi e gettare via le maschere.

Con questo film corale, tratto dal romanzo Gente al Babuino di Ugo Moretti e sceneggiato da un poker di assi (Ugo Guerra, Franco Brusati, Ennio De Concini e lo stesso Mario Camerini), il regista (Il signor Max, Grandi magazzini, Gli uomini che mascalzoni!, Crimen…) famoso aver diretto diverse pellicole del filone denominato “telefoni bianchi”, prova a descrivere il mondo variegato di  Via Margutta, famosa strada romana, negli anni Sessanta, popolata da artisti e pittori.

Il tono è quello della commedia, ma la vicenda è venata da un sottile velo di malinconia. I protagonisti, infatti, non sono solo dei pittori in bolletta e dotati di scarso talento ma, giorno dopo giorno, assaporano la delusione dei loro sogni di gloria infranti.

Marco riuscirà, infatti, a vendere qualche quadro, ma non potrà mai firmarli; Stefano scoprirà che Pippo Contigliani (Claudio Gora), un omosessuale, segretamente innamorato di lui, ha organizzato la mostra ed ha comprato tutti i suoi quadri; Giosuè non dipinge più e fa il mantenuto dell’attempata mogliettina tedesca.

Nel finale amaro Marco guarderà con un pizzico di nostalgia un giovane pittore (Corrado Pani), sognatore, entusiasta di essere finalmente giunto in Via Margutta.

Tra gli interpreti Yvonne Fourneaux nei panni di una cantante fidanzata con Bill (Alex Nicol), un coreografo che si diletta a scolpire ed a comporre qualche canzone.

 

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