Zandalee di Sam Pillsbury – USA – 1991- Durata 100’- V.M 14

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Thierry Martin (Judge Reinhold), ha messo da parte il sogno di diventare poeta e lavora in un’emittente radiofonica fondata dal padre, scomparso da alcuni anni.

Sposo di Zandalee (Erika Anderson), una giovane e sensuale creatura, è ormai impotente e non riesce più a fare l’amore con lei.

Ad una festa incontra il vecchio amico Johhny (Nicolas Cage), pittore anticonformista e ribelle, pieno di debiti, che gli propone di fargli un ritratto. Tra Zandalee e Johnny è subito colpo di fulmine e i due intrecciano una bollente storia di sesso.

Thierry, seppure spezzato dentro, ammira segretamente Johnny e non ostacola la loro love-story, ma quando intuisce che sta perdendo definitivamente la moglie, decide di partire con lei per una gita alle paludi. Ma Johnny li raggiunge e mentre sono tutti e tre su un motoscafo….

Sam Pillsbury (Sotto un tetto di stelle, Search for Grace, Free Willy 3 Il salvataggio…) narra l’ennesimo triangolo (moglie, amante e marito) e punta sulla freschezza di Erika Anderson e su una star (al tempo) come Nicolas Cage.

La prima parte è immersa in un clima quasi favolistico e assistiamo alle peripezie dei due amanti che, travolti da un’irresistibile passione, si spendono in bollenti effusioni amorose.

Verso il finale il clima muta di colpo e, dopo la morte/suicidio di Thierry, Zandalee è corrosa dai sensi di colpa e John, dopo aver iniziato a dipingere freneticamente, va in crisi e distrugge le opere che ha realizzato.

Il regista non disdegna di mostrare alcune scene di sesso, ma più che per impaginare un soft-erotico, sembra le impieghi solo per rafforzare l’auto-distruttività dei due protagonisti, consapevoli che con la loro incandescente relazione, stanno sfidando il destino.