Ignazio Senatore intervista Cristina Donadio, al Lido con il corto “La scelta” di Alessio Giuseppe Nuzzo

20 Agosto 2019 | Di Ignazio Senatore
Ignazio Senatore intervista Cristina Donadio, al Lido con il corto “La scelta” di Alessio Giuseppe Nuzzo
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A venticinque anni una zingara mi prese la mano, e mi disse: “Tu dalla vita avrai tutto. Grandi fortune e grandi sfortune” In giorni come questi, dove tutto va storto, sento che aveva ragione lei.

Inizia così, con la voce fuori campo di Cristina Donadio, il corto ”La scelta” di Giuseppe Alessio Nuzzo, che verrà presentato, in concorso, nella Sezione “I love GAI- Giovani Autori Italiani” alla prossima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia”. Abbiamo chiesto alla protagonista, Cristina Donadio, (che nel corto indossa una vaporosa parrucca castana), di raccontarci la trama del cortometraggio.

Che personaggio interpreta?

Sono un’attrice impegnata in un set. Seduta su una panchina, fumo una sigaretta, dico le battute del copione che rimandano ad una frase che una zingara mi disse tempo fa, saluto la troupe, m’infilo un casco e con il mio motorino, imbocco una strada. Intanto il flusso dei miei pensieri svela, intanto, cosa sento e dalle mia parole s’intuiusce che sono in subbuglio. Sto andando, infatti, ad un appuntamento importante: mi sto recando, per un controllo, in un ospedale oncologico.

Un tema, quello della malattia tumorale, già affrontato, con taglio diverso, sia sul grande schermo che in altri cortometraggi

Seppur sia stato finanziato dall’Ospedale Oncologico di Foggia, “La scelta” non va inteso come uno spot sulla prevenzione dei tumori. Il taglio è intimista, le emozioni che suscita, autentiche e la storia è toccante. Consapevole che l’argomento fosse scivoloso, il regista ha disertato retorica e facili sentimentalismi. Vorrei sottolineare che, pur essendo un corto, la sua stessa struttura filmica è alquanto bizzarra. Infatti è composto totalmente da un piano sequenza che dura dieci minuti, la cui complessità è accresciuta dal fatto che non è stato girato in un interno, bensì in degli esterni. Merito delle capacità registiche di Giuseppe Alessio Nuzzo, autore già di altri pregevoli cortometraggi, una persona sensibile ai temi sociali.

A cosa rimanda il titolo?

Il corto è tratto da una storia vera e il titolo non è casuale. Seppur colpita da un male, la mia scelta sarà quella di non abbattermi, di non ripiegarmi in me stessa, ma anzi, all’opposto, di prendere a morsi la vita. “ 

Oltre che dell’intensa e vibrante recitazione di Cristina Donadio, in scena dal primo all’ultimo fotogramma, il cast è composto anche da Gina Amaranbte e Anna Brancati, Il corto verrà proiettato venerdì 30 agosto, alle ore 17, al Cinema Astra del Lido di Venezia.

Articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno 20-8-2019

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