Francesco (Alessio Boni), si ritira a vivere in una magnifica villa sul lago d’Iseo. Con lui una vispa figlioletta, il fido (?) custode (Pino Calabrese) ed un’infermiera (Eva Grimaldi), che assiste un’altra bambina, tenuta in vita da un respiratore. Un fitto mistero avvolge i protagonisti della vicenda ed, in un’atmosfera sospesa tra fantasia e realtà, risalgano a galla degli inquietanti frammenti del passato. Ma quali segreti cela il fitto bosco che circonda la villa? I personaggi della vicenda esistono realmente o sono frutto delle allucinazioni del protagonista? Come in ogni thriller psicologico che si rispetti, non mancano, le “stilettate” musicali e degli elementi che dovrebbero generare inquietudine nello spettatore. Dopo circa dieci anni dall’esordio il regista Alfredo Fiorillo ritorna dietro la macchina da presa e dirige, con mano ferma e sicura, una vicenda che (inizialmente) affascina, ma che poi si riaggomitola troppo su se stessa. Nel cast camei per Milena Vukotic e Lino Capolicchio.
Recensione pubblicata sulla Rivista Segno Cinema – N 213- Settembre- Ottobre 2018
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