MARCO MARIO DE NOTARIS (Presidente di giuria)
Marco Mario de Notaris debutta giovanissimo come attore in drammi radiofonici della radio rai Napoli, con regie di Guido Piccoli (1985) e Pasquale Scialò (1989). Completa gli studi e dal 1994 al 1996 frequenta il laboratorio teatrale BarDeFè, diretto da Umberto Serra. Diplomato al Centro sperimentale di cinematografia nel 1999, lavora come attore al cinema, in teatro e in televisione, in film, telefilm e soap opera, in ruoli comici e drammatici, sia della tradizione napoletana che della prosa classica e delle sperimentazioni teatrali. Cura nel 2008 le ricerche e la documentazione storico linguistica per Enrique Vargas nello spettacolo Cosa deve fare Napoli per rimanere in equilibrio sopra un uovo. Come autore teatrale, ha messo in scena Ripeness is all (2000) insieme ad Armando Pirozzi, Con tutti i panni (2003), insieme a Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano e Manuela Schiano. Cura la traduzione, la regia e l’adattamento di Abide with Me di Barrie Keeffe per Teatri della legalità (Resta con me, 2009), è autore e interprete di Tagli (2009) e Gentil Sorella rimanda lo voler tuo (2011). Ha partecipato al libro Teoria e tecnica di un artista di merda (Fazi editore), ha collaborato con la rivista Piscine, per la quale ha curato la rubrica dei Falsi letterari d’autore. In veste di attore al cinema, ha interpretato Autunno, regia di Nina Di Majo (1998), Non è giusto regia di Antonietta De Lillo (2000), Quartetto, regia di Salvatore Piscicelli (2001), Noi credevamo regia di Mario Martone (2009), Là-bas – Educazione criminale, regia di Guido Lombardi (2011), Song’e Napule, regia dei Manetti Bros. (2013), Indivisibili, regia di Edoardo De Angelis (2016), Ammore e malavita, regia dei Manetti Bros. (2017), AFMV – Addio fottuti musi verdi, regia di Francesco Ebbasta (2017), Ha debuttato come regista con La tristezza ha il sonno leggero nel 2020.
GIGI SAVOIA (Giuria)
Debutta in teatro nel 1980 con lo spettacolo Pescatori di Raffaele Viviani per la regia di Mariano Rigillo. L’anno dopo sempre con Mariano Rigillo in L’arbitro. Poi la sua strada si incrocia con quella di Eduardo De Filippo con il quale lavora quattro anni consecutivi con Ditegli sempre di sì, Chi è cchiu’ felice ‘e me!, Tre cazune fortunate e Il turco napoletano. La sua prima apparizione sul grande schermo affonda le radici nel 1989 protagonista di uno degli episodi del film di successo Pacco, doppio pacco e contropaccotto di Nanni Loy. Lo stesso Loy lo vuole nell’immortale Scugnizzi del 1993. Intanto a teatro lavora con Giorgio Albertazzi (Flaiano-Silone-D’Annunzio), Gigi Proietti (Casa di frontiera), Maurizio Scaparro (Memorie di Adriano) e Luca De Filippo (Non ti pago, Questi fantasmi). Dal ’95 in poi conta numerose regie teatrali. Nel ’99 è nel cast del film Prima del tramonto di Stefano Incerti e vince il Premio Girulà – Teatro a Napoli nella categoria “Miglior regia” per lo spettacolo La Figliata di Raffaele Viviani. Viene definito dalla stampa l’erede di Eduardo. Vanta un’esperienza all’estero nel film Solino del pluripremiato regista turco Fatih Akın. Dal 2006 torna a lavorare al fianco di Luca De Filippo diretto da Francesco Rosi nelle commedie eduardiane Napoli milionaria e Le voci di dentro. Nel 2011 vince il Premio Campania nella categoria “Teatro”. Il 2012 lo vede impegnato in quattro serie tv. Apre la stagione con Il generale dei briganti su RaiUno, per poi passare a Canale 5 ne Le tre rose di Eva. È il protagonista di un puntata in Squadra Antimafia – Palermo oggi. Da ottobre entra nel cast della terza serie di R.I.S. Roma – Delitti imperfetti. Nel 2013 è ancora una volta ne Le tre rose di Eva, per la seconda stagione e nell’anno successivo gira la terza, e la mini serie Raiuno Per amore del mio popolo. Con un cammeo nel film record di incassi Si accettano miracoli di Alessandro Siani inaugura il 2015, anno nel quale fonda la Compagnia Stabile di Tradizione[2]. Protagonista della serie tv olandese “La Famiglia” nel 2016, l’anno successivo recita al Teatro San Carlo nello spettacolo “Tre volte 10” dedicato a Diego Armando Maradona e al Teatro Grande di Pompei nel “Prometeo incatenato” per la regia di Massimo Luconi.
AGOSTINO CHIUMMARIELLO
Attore di teatro, è comparso in diversi cortometraggi. Al cinema è in “E io ti seguo” di Maurizio Fiume e in “Gorbaciov” di Stefano Incerti
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