Corto piace. Il successo dei film brevi napoletani

17 Maggio 2022 | Di Ignazio Senatore
Corto piace. Il successo dei film brevi napoletani
Senatore giornalista
0

Dopo il Nastro d’argento come miglior corto a “Destinata coniugi Lo Giglio” del napoletano Nicola Prosatore, ci sono tanti altri short-movie, diretti da registi campani, a caccia di altri trofei.  Meritatissimo il riconoscimento attribuito al corto di Prosatore, che narra di un corriere della camorra (Lino Musella) che si presenta a casa di Lello Arena, della moglie (Isabella Salvato) e dalla figlia (Antonia Truppo), per consegnare loro una lettera scritta dal figlio Damiano, latitante da anni. Gli anziani genitori cercano, invano, di avere notizie più dettagliate del loro caro ma l’uomo, dopo aver risposto in maniera evasiva alle loro domande, si congeda e va via con dei soldi che servono a garantire la latitanza del figlio. Sul finale, si scopre il segreto che avvolge la vicenda. Un’atmosfera più intimista si respira ne “La più bella vedova” del casertano Mino Capuano. Ettore (un Gianfranco Gallo in gran spolvero), è il proprietario di un’impresa di pompe funebri. Sarà Marilena (Margherita Di Rauso), una donna che ha amato anni prima, rimasta vedova, che gli scalderà un po’ il cuore. Sulla stessa lunghezza d’onda “Amarena”, dell’aversano Alberto Palmiero. Elio (Claudio Boschi), pescatore quarantenne, incontra in un bar Maddalena (Giovanna Cappuccio), la sua ex moglie per ultimare le pratiche della separazione. Sarà l’occasione per guardarsi negli occhi e scoprire che i due (forse) hanno gettato a mare un amore che li unisce ancora. Ne “Le buone maniere” di Valerio Vestoso, regista beneventano, già premiato con i corti “Tacco 12” e “Ratzinger vuole tornare”, Mimmo Savarese (un Giovanni Esposito in stato di grazia), un tempo noto radiocronista sportivo, ormai caduto nell’oblio, dopo essere stato intervistato da un giornalista (Frank Matano) per la rubrica “I falliti”, è contattato dal boss Gerardo Barracane (un misuratissimo Gino Rivieccio), perché possa commentare in diretta un evento “molto particolare”. Esilarante anche “Una pausa di riflessione” di Antonio Esposito, ambientato nello storico Caffè Gambrinus. Lei (Sara Saccone) è in crisi e chiede al marito (Antonio Esposito) la classica “pausa di riflessione”. Lui casca dalla nuvole e cerca in qualche modo di convincerla a fare un passo indietro. Ne “La controra” di Paolo Sideri, la protagonista (Lucianna De Falco) è ormai stufa del comportamento alcolomanico del marito (Giovanni Allocca). Un flashback rivelerà degli aspetti legati al loro rapporto perverso e malsano. Merita, infine, una segnalazione “Al mare” di Daniele De Stefano, Pasquale Fresegna. Protagonista una giovane rider (Noemi Perfetto) che attraversa San Giovanni a Teduccio e consegna dei pacchetti a delle figure emblematiche del quartiere;  dapprima ad una principessa, simbolo della nobiltà dimenticata, poi a due contrabbandieri in pensione e, infine a un fabbro, esponente di un classe operai che non c’è più.

Articolo pubblicato il 17-5-2022 su Il Corriere del Mezzogiorno

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi