Ken park di Larry Clark ed Edward Lachman – USA – 2002- Durata 96’ – V.M 18

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

0

A Visalia, piccola cittadina americana non molto lontana da Los Angeles vivono quattro adolescenti sbandati e smarriti; Claude (Stephen Jasso) vessato da un padre (Wade Williams) disoccupato che passa le giornate a bere birra e da una madre (Amanda Plummer) passiva ed anaffettiva; Shawn (James Bullard) è fidanzato con la dolcissima Hannah ma va a letto con sua madre, l’affascinante Ronda (Maeve Quinlan); Tate (James Rasone) vive con i nonni ma dopo aver scoperto che il nonno bara giocando a Scarabeo, lo uccide e poi fa secca la nonna; Peaches (Tiffany Limos) è vittima di un padre bigotto che, dopo  averla scoperta a letto con il suo ragazzo, la picchia selvaggiamente e la costringe a pregare, inginocchiata, per ore, al suo fianco.  Film scandalo che cerca di conquistare il pubblico dei teen-ager con un linguaggio tagliente e diretto, con  dei nudi espliciti e con qualche scena di sesso in odore hard. Per intuire il clima che si respira nel film basta citare un dialogo tra il padre di Claude, un tipo muscoloso, violento e svalutante e suo figlio. “Ce l’hai una ragazza? Te la fai?Tu ti consideri un vincente?  Claude certe volte ti guardo e mi vergogno da morire; sembra che non ne imbrocchi un a giusta. Nemmeno i pantaloni  ti sai mettere.; non si va in giro così. Vedere te mi da fastidio, lo stomaco mi si rivolta. La mattina mi alzo, ti vedo e so che sarà una brutta giornata perché mi vergogno. Tua madre pensa che sei un frocetto.”  Il film non ha spina dorsale, i dialoghi sono rabberciati e la recitazione lascia a desiderare. Da segnalare l’inizio shock; Ken Park (Adam. Chubbuck) un adolescente si spara in testa nella piazza centrale del paese perché non regge all’idea di diventare padre.