Americano rosso di Alessandro D’Alatri – Italia – 1991

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

0

Agosto 1934. Zio Oscar (Eros  Pagni), titolare di un’agenzia matrimoniale, scopre che il nipote Vittorio Benvegnù (Fabrizio  Bentivoglio), irresistibile seduttore, fa il filo a sua moglie e, dopo una furibonda lite, lo licenzia.

Qualche ora dopo giunge dall’America nella piccola cittadina veneta George Maniago (Burt  Young), un ricco emigrato di mezz’età che chiede a Vittorio di aiutarlo a trovare un’italiana “giovane, onesta, illibata e pettoruta” da prendere in moglie.

Durante la loro ricerca, s’imbattono in una tardona che aveva bluffato sull’età, in un’attricetta di origine slava, in una sensuale avventuriera ed in una sordo-muta. E proprio quando le ricerche sembrano vane, i due incontrano Antonietta (Valeria  Milillo), una contadina timida e sempliciotta.

Tutto sembra filare liscio ma, sul finale, la vicenda si tingerà di nero e Vittorio scoprirà che il destino gli ha riservato un’amara sorpresa.

Convincente pellicola d’esordio di D’Alatri che confeziona uno scanzonato road movie che ruota tutto intorno al simpatico, sfrontato e scapestrato Benvegnù che, con la scusa di trovare moglie al panciuto e incolto Maniago, prova a godersi, a sue spese, due settimane di vacanze in grandi alberghi.

A far da sfondo la provincia veneta ed il fascismo. Fabrizio Bentivoglio è perfetto nei panni del dongiovanni chi fa strage di cuori.

Nel cast, al fianco di Massimo Ghini, Eros Pagni e Miranda Martino, una travolgente e spontanea Sabrina Ferilli, nel ruolo della disinvolta e simpatica Zaire. Dall’omonimo romanzo di  Gino Pugnetti.

Per l’intervista completa sulla cinematografia Alessandro D’Alatri, l’antologia della critica e della critica online del film si rimanda al volume di Ignazio Senatore: “Alessandro D’Alatri: il mio cinema” -Falsopiano Editore (2015)