Barbarella di Roger Vadim – Francia, Italia – 1967

11 Novembre 2023 | Di Ignazio Senatore

In un futuro non prossimo, Barbarella (Jane Fonda), a bordo della sua nave spaziale, è spedita in missione segreta verso Venere alla ricerca di Durand Durand (Milo O’Shea), scienziato, scomparso da qualche anno che minaccia di impadronirsi dell’universo, grazie a un pericoloso raggio psicotronico di sua invenzione.

Durante la missione s’imbatte in delle bambine alquanto aggressive che la legano a un palo e azionano delle bambole che iniziano ad azzannarla. Interviene allora in sua difesa Mark Hand (Ugo Tognazzi) che imprigiona in una rete le assalitrici.

Barbarella lo ringrazia ma lui parla una lingua sconosciuta e allora lei, grazie al “chiacchieratore”, una sorta di traduttore, riesce a comprendere che ha il compito di far crescere le bambine fino a quando non hanno raggiunto “l’età funzionale”.

Lei gli chiede in che modo può ricompensarlo e lui le risponde che vorrebbe fare l’amore con lei. Barbarella é sorpresa dalla sua richiesta perché, a suo dire, fare l’amore è una pratica ormai in disuso. Si concede egualmente a Mark, traendone un grande e inaspettato piacere, si salutano e lei prosegue il viaggio.

Vadim s’ispira al fumetto di Jean Claude Forest, pubblicato dall’editore Losfeld, e dirige un’ironica e psichedelica pellicola di fantascienza che, all’uscita, fece scalpore al punto che fu sforbiciato dalla censura.

Anche se pensato per Brigitte Bardot, la pellicola consacrò Jane Fonda, allora seconda moglie del regista, come icona sexy.

Più che la vicenda in sé, ad attirare le simpatie del pubblico e della critica furono le futuristiche ambientazioni, le mirabolanti scenografie e i costumi da favola indossati dalla protagonista, (stivaloni d’argento, minigonne, reggiseni di plastica…) creati da Paco Rabanne.

Tognazzi veste i panni di un misurato guardiano, fedele al compito assegnatogli. Da incorniciare i titoli di testa con lo striptease integrale di Jane Fonda mentre volteggia, in assenza di gravità, all’interno dell’astronave. Da segnalare gli effetti di Augie Lohman.

Per un approfondimento sulla filmografia di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, e registi che lo hanno conosciuto.

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