Il preciso, metodico e riservato Leo (Alessandro Benvenuti), sposato da dieci anni con Simona (Assumpta Serna), è invitato a Piacenza dall’amico gallerista Guido (Andrea Brambilla) a restaurare un quadro del Cinquecento.
Lì incontra Giulia (Eva Robbins) un trans che altri non è che il cugino Giulio, che non incontrava da anni, da sempre innamorato di lui e che vive prostituendosi.
Leo si trasferisce a casa di Giulia, conosce Antonello (Augisto Terenzi) un gay che vuole cambiare sesso ed, abbattuti pregiudizi e preconcetti, dopo aver lasciato la moglie, si lascia travolgere dall’irresistibile passione per Giulia.
Commedia godibilissima che punta tutto sulla conturbante presenza di Eva Robins, trans che assunse agli onori della cronaca e scandalizzò i bigotti ed i benpensanti del tempo.
Benvenuti evita le battute da “bar dello sport” (il titolo fa riferimento al pub che Giulia sogna di aprire) e senza mai scivolare nel volgare o ne moralismo di maniera dirige, con garbo, la migliore commedia italiana sul tema.
Il regista toscano gioca sul contrasto tra il timido ed impacciato Leo e la trasgressiva, esuberante e piena di vita Giulia.
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