Bob Geldolf e Al Bano all’Ischia Global Film & Music Fest

17 Luglio 2019 | Di Ignazio Senatore
Bob Geldolf e Al Bano all’Ischia Global Film & Music Fest
Senatore giornalista
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E’ Bob Geldolf la star indiscussa della terza giornata della 17° edizione dell’Ischia Global Film & Music Festival, diretto da Pascal Vicedomini. Il musicista irlandese, ideatore dell’epico concerto rock “Live Aid” nell’85’ e del successivo “Live 8” del 2005, ha presentato, infatti, ieri sera al Regina Isabella a Lacco Ameno il documentario “A fanatic hearth: Geldof on Yeats”, un vero e proprio inno al poeta William B. Yeats e un feroce attacco contro i nazionalismi.

”Occorre essere critici nei confronti di chi scrive la Storia”, ha affermato. “Un’epoca come la nostra dove regna la globalizzazione c’è chi ha perso la propria identità ed ecco che spuntano politici che, in maniera strumentale, fanno appello al nazionalismo. Quando ho organizzato il “Live Aid” ero arrabbiato all’idea che trenta milioni di persone sarebbero morte di fame in Africa. Da allora ho sempre pensato che ognuno di noi può dare il proprio contributo per migliorare il mondo. Attualmente seguo più di mille progetti per aiutare il continente africano e questo mio impegno non interferisce con la mia attività artistica di musicista.”

Tra i premiati anche Al Bano, che ha ricordato.: “Ho recitato a  Capri e a Napoli sia “Pensando a te” che “Mezzanotte d’amore”, due tra i “musicarelli” più belli dove ero protagonista. Sono sempre stato legato a Napoli e mi è rimasto impresso un episodio. Presi un taxi  dall’aeroporto e quando giunsi a destinazione, il tassista, invece di comunicarmi, come mi aspettavo, quanto costasse la corsa, mi disse: “Al Bano, tengo famiglia. Fate voi”.

Il cantante leccese ha poi proseguito: “Sono sempre in giro per il mondo con le mie tournèe, dall’Australia, al Canada, e mi ha colpito che in Giappone insegnano alle elementari a cantare sia “Funiculì finicolà” che “O sole mio”. Peccato che non lo si faccia anche nelle nostre scuole. Ricordo anche che una volta i miei musicisti, a Napoli, furono vittima del famoso “pacco” e che rimasero di stucco quando scoprirono di essere stati gabbati. Tra le mie canzoni sono molto legato a “Oggi sposi”, scritta assieme al napoletano Salvatore De Pasquale, in arte Depsa. La componemmo apposta per vedere quale sarebbe stata la reazione dei giudici. Il brano, infatti, arrivò ottavo a Sanremo e credo che ottenne quel modesto piazzamento perché io e Romina, al tempo, eravamo una coppia ammirata, ma anche invidiata per la nostra felicità.” Ha poi concluso: ““Sono soddisfatto della mia carriera artistica, anche se mi sarebbe piaciuto partecipare al Festival di Napoli ma, quando sono esploso, quella manifestazione canora già non c’era più.”

Articolo pubblicato su il Corriere del Mezzogiorno 17-7-2019

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