Coma profondo (Coma) di Michael Crichton – USA – 1978 – Durata 113’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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La dottoressa Susan Wheleer (Geneviève Bujold) e il dottor Mark Bellows (Michael Douglas), apprezzati chirurghi, lavorano al Boston Memorial Hospital. La loro relazione è tormentata e Susan accusa Mark di essere troppo immerso nel lavoro e di non prendersi cura di lei. Nancy Greenly (Lois Chiles), l’amica del cuore di Susan, si sottopone ad un aborto terapeutico ma, durante l’operazione, va in coma e muore.

Susan è sconvolta e inizia ad indagare su quella morte misteriosa e scopre che, nell’ultimo anno, dieci giovani pazienti sono entrati in coma, dopo aver subito delle banali operazioni.

Mark prova, invano a dissuaderla e a convincerla che quei decessi sono stati causati solo da tragiche fatalità ma, vista la sua ferma opposizione, temendo che stia scivolando nel baratro della follia, la invia dal dottor Dick Morelind (Hari Rhodes), uno psichiatra che, ritenendola paranoica, non crede a una parola di quello che dice.

Susan indaga sempre più a fondo e scopre che sotto la lucida regia del dottor Harris (Richard Widmark), durante le operazioni veniva impiegato del monossido di carbonio e i pazienti, dopo essere entrati in coma, venivano poi dirottati al Jefferson Hospital, una struttura avveniristica al centro di un giro di traffico di trapianti d’organo. Dopo un convulso finale, Harris è smascherato.

Thriller di modesta fattura, venato da sfumature dal sapore fantascientifico. Sin dalla prime battute s’intuisce che Susan non è una folle visionaria e che, in quel moderno e luccicante ospedale accade qualcosa di sospetto.

Il regista non dona al dottor Harris un pizzico di fascino e non è chiaro perché, dimentico di ogni principio etico e morale, abbia aderito al folle progetto scientifico. Meschina  la figura di Mark, che per non mettere a repentaglio la futura promozione, per tutto il film, non si schiera al fianco di Susan e, solo nelle ultime battute, fa dietrofront.

Brevi apparizioni di Tom Selleck nei panni di Sean, un paziente che va in coma e di Ed Harris, all’esordio. Dal romanzo di Robin Cook, sceneggiato dallo stesso Crichton.