Controvento di Pater Del Monte – Italia – 2000

6 Maggio 2017 | Di Ignazio Senatore
Controvento di Pater Del Monte – Italia – 2000
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Clara (Margherita Buy), psichiatra single, alla perpetua ricerca di se stessa, lavora a Torino in un Centro di Salute Mentale.

Accogliente e materna nei confronti dei suoi pazienti, ha una vita affettiva alquanto scarna e poco soddisfacente.

A dare una svolta alla vita di Clara ci penseranno la sorella Nina (Valeria Golino), attrice teatrale, ribelle, inquieta, sbandata e tormentata che ricompare dal nulla, con il suo carico di ansia ed angoscia e Leonardo (Ennio Fantastichini), un infermiere con il vizio del bere ed ex compagno di Nina.

Clara si lega a Leonardo, un uomo sensibile e dal cuore d’oro, trasandato ed abbastanza arruffone che, essendo ancora legato affettivamente a Nina, cerca di aiutarla a mettere ordine nella sua vita.

Nel corso del film sue le apparenti sicurezze di Clara vacilleranno ancor più e nel finale, sempre più spenta e demotivata, non appare più in grado di reggere i pazienti che ha in cura. Un finale consolatorio chiuderà la vicenda.

Del Monte non tradisce il suo cinema astratto e sospeso, fatto di personaggi palpitanti e sofferenti e mette in campo due donne che cercano, con le unghie e con i denti, di restare aggrappate alla vita.

Da un lato Clara, dottoressa attivamente impegnata nel proprio lavoro, dotata di grandi doti di empatia verso i propri pazienti ma incapace di riuscire a lenire la propria sofferenza interiore e dall’altro Nina, creatura vivida e pulsante, alla ricerca disperata di chi possa prendersi cura di lei.

Il film procede in maniera lineare, senza particolari scatti o improvvise accelerazioni ed il personaggio di Leonardo, anche lui ondivago ed irrisolto, ha fondamentalmente la funzione di rendere meno cupo e di alleggerire il clima che si respira nella pellicola.

Brani musicali da urlo con Patty Pravo che canta  “E dimmi che non vuoi morire” di Vasco Rossi, Curreri e Ferri, De cara a la pared cantata da Lhasa e The chains of hell di Gazzarra, Edwards.

Per l’intervista completa a Peter Del Monte, l’antologia della critica e della critica online del film si rimanda al volume di Ignazio Senatore: “Peter Del Monte Un regista controvento” -Falsopiano Editore (2017)

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