Ignazio Senatore intervista Eduardo De Angelis

14 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore
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Dopo aver vinto lo scorso anno al Napoli Film Festival il premio come migliore sceneggiatura con il cortometraggio “Fisico da spiaggia” ed un prestigioso premio dalla critica e dai giornalisti serbi con “Mistero e passione di Gino Pacino”, nel corso del Festival che ogni anno Emir Kustirica organizza in patria,  Edoardo De Angelis sta girando “Mozzarella stories”, il suo primo lungometraggio che ha proprio come fiore all’occhiello la presenza dell’eccentrico e giramondo regista serbo come produttore associato.

Il film, dichiara De Angelis, narra varie storie intrecciate intorno al tema della morte e parte da un prologo. Nel 1992 alcuni personaggi sono all’apice della felicità e festeggiano in una piscina ricolma di mozzarelle. Un salto ai giorni nostri e scopriamo che Ciccio, il protagonista della vicenda, quel successo non l’ha mai raggiunto. La storia narra, infatti, di un mozzarellaro vecchio stile che deve fronteggiare l’entrata nel mercato dei cinesi che producono anche loro una mozzarella buonissima ma a bassissimo costo. In tre giorni Ciccio, il protagonista, deve risolvere il problema. Lo farà a modo suo, ricorrendo anche alla violenza ed a delle azioni criminali come estrema ratio, in difesa della propria sopravvivenza. La vicenda è legata alla città di Caserta e ruota intorno a tre temi; la mozzarella di bufala, prodotto tipico della zona, la canzone, con la vicenda di un cantante neo-melodico e confidenziale e la pallanuoto, perché in quegli anni, prima di fallire, una squadra di Caserta, dalla A2 era giunta fino alla massima serie, per poi fallire miseramente. L’ambientazione fa riferimento agli anni di Mani Pulite perché era quello un momento di grande cambiamento in Italia ma oggi quelle speranze sono state tradite”.

Un film che non ha il taglio socio-politico ma che De Angelis definisce, ironicamente, “una commedia malavitosa a base di caglio” che non disdegna il melò. In un cast composto prevalentemente da attori casertani, spicca la presenza di Luisa Ranieri, nel ruolo di Sofia, figlia di Ciccio e moglie del cantante, e di Goran Danicic, un attore tutto muscoli, soprannominato lo” Schwarzenegger serbo” che interpreta un roccioso pallanuotista.

La colonna sonora è affidata al musicista campano Riccardo Ceres. La pellicola è a basso budget ma nonostante gli sforzi della Film Commission della Regione Campania, De Angelis non è riuscito ad ottenere il minimo finanziamento. Che qualcosa non funzioni lo conferma lo stesso regista

Sono due anni che non esce il bando e non ci sono i decreti per utilizzare i fondi”.

Pubblicato su “Il Corriere del Mezzogiorno” 16-5-2010

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