Emperor di Peter Webber . Giappone, USA – 2012

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il Giappone è ormai in ginocchio. Il generale Bonner Fellers, comandante delle forze di occupazione, deve decidere il destino dell’’Imperatore Hirohito (Takataro Kataoka). Fellers sa che il generale Douglas MacArthur (Tommy Lee Jones), suo comandante supremo, coltiva segretamente il sogno di diventare presidente degli Stati Uniti e, come gli altri americani, vorrebbe vedere l’Imperatore impiccato, come criminale di guerra. Ma la morte di Hirohito, considerato una vera e propria divinità tra i nipponici, potrebbe scatenare una sanguinosa rivolta in Giappone. Fellers si piegherà alle pressioni di MacArthur o messi da parte i sentimenti di odio e di vendetta, farà prevalere il senso dello Stato e di giustizia?

La storia si sa, la scrivono i vincitori. Ne è la riprova questo retorico polpettone a stelle e strisce, che prova a far luce su quei delicati giorni che decretarono la fine della Seconda Guerra Mondiale. Sin dalle prime battute s’intuisce che Peter Webber, autore del più riuscito “La ragazza con l’orecchino di perla” non è a proprio agio con i film storici e, goffamente, cerca di alleggerire la vicenda con la banale e convenzionale love-story tra il generale Fellers e la nipponica Aya, una studentessa conosciuta anni prima. Risultato? I fieri ed indomiti giapponesi al confronto dei rozzi e boriosi americani, ne escono alla grande, come dimostra la poesia che il viceministro nipponico recita all’incredulo Fellers: “E nostra speranza che tutti gli oceani del mondo siano riuniti in pace, quindi perché il vento e le onde, ora si alzano in un moto di rabbia?”