“I Corti sul lettino Cinema e psicoanalisi” – Direttore Artistico: Ignazio Senatore – 1Edizione 2009

20 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore
“I Corti sul lettino Cinema e psicoanalisi” – Direttore Artistico: Ignazio Senatore – 1Edizione 2009
"I Corti sul Lettino - Cinema e Psicoanalisi" - Direttore Artistico: Ignazio Senatore
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Concorso “I Corti sul lettino – Cinema e psicoanalisi

1 Edizione

Direttore Artistico: Ignazio Senatore

in collaborazione con Accordi & Disaccordi

Napoli 17-18 aprile 2009

 

PRESIDENTE DELLA GIURIA: ROBERTO FAENZA

                                                                                                                  

Il 1° Concorso di Corti “I corti sul lettino. Cinema e psicoanalisi”, ideato dallo psichiatra e critico cinematografico Ignazio Senatore, ha chiuso i battenti, registrando un largo consenso di pubblico. Il regista Roberto Faenza, presidente della giuria e Mario Franco, Teresa Mancini, Diego Nuzzo, Pietro Pizizmento ed Ignazio Senatore, gli altri componenti della giuria, hanno premiato come miglior cortometraggio “Ci vediamo presto” di Raffaele Manco, come migliore regia “Forme” di Stefano Viali, come migliore sceneggiatura “Apparenze” di Iole Ma succi, come migliore attore e migliore attrice Elio Aldrighetti  e Jacqueline Flous  de “La pistola” di Enrico Ranzanici. Menzione speciale a “Maradona Baby” di Nino Sabella. Al termine della manifestazione il regista Roberto Faenza ha rilasciato questa dichiarazione: Da “cultore della materia”, afferma raggiante, non potevo mancare all’appuntamento della rassegna dal titolo suggestivo: “I corti sul lettino. Cinema e psicoanalisi”. Ho cominciato a frequentare la psicoanalisi da studente, quando Norberto Bobbio mi affidò una tesi sulla guerra in Freud e da allora ho sempre provato il fascino di un mondo ignoto e misterioso. Anche nei miei film le figure degli analisti sono abbastanza ricorrenti. Nella mia prima regia,Escalation, del 1968, il giovane protagonista assassinava la moglie “psicotecnica”, rea di averlo ingannato per integrarlo nella società capitalista. Per non parlare di Prendimi l’anima, del 2004, alla cui realizzazione ho lavorato per oltre vent’anni, avendo iniziato a occuparmene sin da quando fu reso pubblico il carteggio tra Jung e la sua “paziente” Sabina Spielrein. Proprio per questa attrazione verso i misteri dell’anima, mi incuriosisce l’idea di visionare i cortometraggi proposti nella rassegna. Già il fatto che siano arrivati in numero così abbondante è “sintomo”  di un interesse che non concerne il solo mondo del cinema e dei filmaker, ma soprattutto l’universo reale e il crescente disagio del nostro vivere quotidiano.” La cerimonia di premiazione dei corti si è svolta a Napoli, al Penguin Cafè, in Via S. Lucia 88.

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