I registi Luca Miniero e Cinzia TH Torrini in cattedra al corso di post produzione e restauro del cinema

13 Giugno 2018 | Di Ignazio Senatore
I registi Luca Miniero e Cinzia TH Torrini in cattedra al corso di post produzione e restauro del cinema
Senatore giornalista
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Nasce a Napoli all’Università Suor Orsola di Napoli, il primo corso di Alta Formazione nel Mezzogiorno per Specialisti in post produzione e restauro cinematografico.  Tra i docenti il regista Luca Miniero (Benvenuto al Nord e Benvenuto al Sud, Sono tornato…) e la regista Cinzia TH Torrini, una prestigiosa carriera televisiva alle spalle (Elisa di Rivombrosa, Terre ribelli, Sorelle…) e, tra i tanti film, Hotel Colonial, interpretato dal grande Massimo Troisi.

Una professione che guarda al futuro, quella del restuaratore, perché, come è noto, le vecchie pellicole, stampate in celluloide, vittime dell’usura del tempo, si sbiadiscono, perdono in lucenteza, distorcono il sonoro e, pertanto, se non tradotte in formato digitale, non possono più essere proiettate. Una corsa contro il tempo, dunque, che ha fatto già scattare, in diverse occasioni, l’allarme di registi, attori, critici e appassionati di cinema. Sono solo pochi, infatti, ad oggi, i capolavori restaurati (buon ultimo il magnifico Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci)  e sono decine quelli in attesa di essere “salvati”. Un problema, quello del restauro dei vecchi film, che dovrebbe essere messo al centro del dibattito culturale del nostro Paese e scongiurare una  sorta di Fahrenheit 451 che rischia di travolgere la cinematografia nostrana. Ben venga quindi il corso specialistico (iscrizioni aperte fino al 15 luglio – info swww.unisob.na.it) che prenderà il via a settembre, aperto a laureati di ogni disciplina ed anche a diplomati in possesso di un curriculum professionale particolarmente qualificato. Una conferma della vocazione cinematografica del Suor Orsola Benincasa, già sede di una Scuola di Cinema e Televisione, diretta da Nicola Giuliano, produttore dei film di Paolo Sorrentino, de “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, “La guerra di Mario” di Capuano e dell’atteso “Euphoria” di Valeria Golino.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno -13-6-2018

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