Il bruto e la bella di Vincente Minnelli – USA – 1952 – Durata 118’

16 Marzo 2024 | Di Ignazio Senatore
Il bruto e la bella  di Vincente Minnelli – USA – 1952 – Durata 118’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Il produttore cinematografico Jonathan Shields (Kirk Douglas), dopo la morte del padre, collabora con Harry Pebbel (Walter Pidgeon), ex dipendente del genitore.

Assieme al giovane regista Fred Amiel (Barry Sullivan), inizia a farsi le ossa nelle produzioni a basso costo e, dopo aver sfondato con un B-movie, convince Harry a finanziare un film ambizioso che incassa una fortuna al botteghino.

Deciso a raggiungere il successo ad ogni mezzo, inizia a gironzolare intorno a Georgia Lorrison (Gloria Grahame), ex stella del cinema, dedita all’alcol, figlia di un famoso regista scomparso. Gentile e premuroso, le è al fianco sul set, le ridona sicurezza in se stessa e lei, certa del suo amore, abbandona la bottiglia e, con la sua interpretazione entusiasma critica e pubblico.

La sera della prima Georgia però lo trova tra le braccia di un’altra donna e comprende che le sue attenzioni erano solo finalizzate alla buona riuscita del film. Ma l’astro nascente della letteratura è il romanziere James Lee Bartlow (Dick Powell), sposato con Rosemary (Gloria Grahame), una donna amante del lusso e  della mondanità.

La coppia si trasferisce ad Hollywood e James inizia a scrivere una sceneggiatura per un film che, dopo mille titubanze, Georgia accetta di interpretare. Per evitare che James sia distratto dal lavoro, Jonathan fa in modo che un affascinante gaucho accompagni Rosemary in vacanza.

L’aereo però precipita e i due periscono nell’incidente. James accusa il colpo, si getta nel lavoro e realizza la sceneggiatura per un nuovo film che Jonathan, dopo aver litigato con il regista decide di dirigere.

Ma la pellicola è un flop al botteghino e Jonathan, sull’orlo della bancarotta, chiede ad Harry di convincere Fred, Georgia e James Lee a lavorare per lui in un nuovo film…

Minnelli (La tela del ragno, Brama di vivere, Come sposare una figlia, L’amica delle cinque e mezza, Gigi,), veterano di Hollywood, s’ispira al romanzo di George Bradshaw e, come recita il titolo, mette in campo un bruto (Douglas), una bella (Turner) e due comprimari di classe; un produttore con il fiuto del successo e uno scrittore famoso.

Il film di dipana da un lungo flashback con Harry che invita Fred, Georgia e James nel suo ufficio e prova a convincerli a collaborare ancora una volta con Jonathan.

In maniera scolastica Minnelli lascia che la prima parte sia incentrata sui rapporti tra il cinico ed arrivista Jonathan (la cui figura è ispirata a David O. Selznick e a Val Lewton) e Fred, quella centrale tra lui e Georgia e quella finale, con James.

Il regista parteggia chiaramente per Jonathan, personaggio sfrontato e senza scrupoli che, grazie all’innegabile carisma, riesce ad attrarre nella sua rete Fred, Georgia e James Lee che, spinti dalla voglia di raggiungere il successo, lo seguono come un cagnolino.

Come ogni eroe hollywoodiano che si rispetti, Jonathan sacrifica la propria vita affettiva e sentimentale, pur di vedere il proprio nome campeggiare sui luminosi tabelloni pubblicitari di Hollywood.

Curiosità: il ruolo di Jim originariamente fu proposto a Clark Bable che lo rifiutò.

 

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