Italia – Germania 4 A 3 di Andrea Barzini – Italia – 1990 – Durata: 84’

28 Maggio 2022 | Di Ignazio Senatore
Italia – Germania 4 A 3 di Andrea Barzini – Italia – 1990  – Durata: 84’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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La Rai trasmette dopo vent’anni la famosa partita Italia – Germania, semifinale del Campionato del Mondo di calcio dell’’80 a Città del Messico.

E’ l’occasione per tre amici, Francesco, Federico ed Antonio, ex sessantottini e vecchi compagni di scuola, di rivederla insieme.

Francesco (Fabrizio Bentivoglio), sposato Giulia (Nancy Brilli (Giulia), la ragazza più bella, ricca ed ambita della Milano bene, gettati alle ortiche i sogni “rivoluzionari”, grazie all’aiuto di un democristiano, è riuscito ad entrare in banca.

Federico (Massimo Ghini), scapolo ed irresistibile seduttore, é diventato regista pubblicitario e frequenta il jet set e modelle da urlo.

Antonio (Giuseppe Cederna), abbandonato il sogno di diventare un magistrato d’assalto, è un maestro elementare.

Mentre attendono febbrilmente di rivedere la partita e, cameratescamente, provano a ripetere i rituali propiziatori di quella magica sera di venti anni prima e fanno a gara a chi ricorda di più le battute e gli scherzi di allora, affiorano inquietudini, smarrimenti e delusioni. Il finale è spruzzato di  speranza.

Barzini traspone sullo schermo una commedia di Umberto Marino ed impagina un film  praticamente perfetto, che avrebbe meritato ben altra fortuna.

Il regista non tradisce il taglio teatrale dell’opera e, fedele all’unità di tempo (la durata è quella della storica partita) e di luogo (la magnifica villa di proprietà di Giulia), pur fedele ai ritmi della commedia, impagina un film politico dal taglio introspettivo.

Sin dalle prime battute si intuisce che la mitica sfida tra Italia – Germania è solo un pretesto narrativo ed anche se si sentono, qua e là, commentate dalla storica voce di Nando Martellini. le azioni della partite e sono riproposti i gol di Rivera e di Riva, appare evidente che al regista interessa soprattutto mettere in scena il disagio di un’intera generazione di “sognatori”, che credeva nei valori “rivoluzionari” della sinistra e che poi,  ha dovuto fare in fretta marcia indietro e scendere a patti con la realtà.

Barzini, intelligentemente, non appesantisce lo script con dialoghi fumosi e cerebrali e, giocando a sottrarre, non lesina battute e trovate divertenti.

Bentivoglio, Cederna e Ghini, in gran spolvero, fanno a gara a superarsi e Nancy Brilli è perfetta nel ruolo dell’algida ed elegante donna di classe.

Nelle prime battute del film, Barzini con un flashback in B/N, propone i protagonisti, allora giovanissimi e “capelloni”, reduci da una riunione di collettivo. Da segnalare tra i brani dell’epoca Un ragazzo di strada  de I Corvi e Messico e nuvole di Enzo Jannacci. 

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il cinema fa goal. I100 film più belli sul calcio”, edito da Absolutely Free.

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