Judy di Rupert Goold – USA – 2019

22 Ottobre 2020 | Di Ignazio Senatore

Dopo aver interpretato, a diciassette anni, Dorothy nel film Il mago di Oz, Judy Garland consolida la sua fama di cantante prodigio. Una vita da diva, la sua, sbattuta da un teatro all’altro sin da quando aveva due anni, fino agli ultimi scampoli di una carriera folgorante, quando, ormai, senza un soldo, per riprendersi i figli affidati a uno dei suoi ex mariti, non avendo più tappe negli States, è costretta a esibirsi in tournée a Londra.…

Con questo biopic, abbastanza scolastico, Rupert Goold fa largo uso di flashback e mostra da un lato come la piccola protagonista sia stata in passato, schiavizzata e maltrattata, durante la lavorazione de Il mago di Oz., dal perfido e dispotico produttore Louis B.Mayer e dall’altro la discesa negli inferi di una donna infelice e tormentata, dal carattere bizzoso e “impossibile”, sola e schiava dell’alcol. Ad alleggerire un clima cupo le hit migliori della Garland e dei dialoghi fulminanti. (Medico: “Prende qualcosa per la depressione?”; Judy:“ Quattro mariti. Non ha funzionato.”) Renée Zellweger, (truccata), premiata con l’Oscar, è tutta occhi sbarrati e mossettine.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segnocinema N. 225 – Settembre- Ottobre 2020

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