La cara segretaria di Charles M. Martin – USA – 1948 – Durata 94’ – B/N

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Owen Waterbury (Kirk Douglas), famoso scrittore, è chiamato a tenere una conferenza dal titolo “L’arte di scrivere romanzi”. Ad accompagnarlo l’inseparabile amico Ronnie Hastings (Keenan Wynn) ed ascoltarlo, tra gli altri, Stephanie Gaylord (Laraine Day), aspirante scrittrice.

Convinta di poter apprendere l’arte di scrivere e di conoscere anche altri scrittori e letterati, accetta di far da segretaria ad Owen. Lo scrittore, invece, non solo ama la bella vita ma, terrorizzato dall’idea di dover scrivere un nuovo romanzo, frequenta solo ippodromi e sale da gioco.

Delusa dal suo vuoto interiore e dal suo grigio stile di vita, Stephanie si licenzia. Owen si è però innamorato di lei e, dopo averle dato la caccia, la sposa.

Rinato, riprende a scrivere, ma il suo editore cestina il suo romanzo. Stephanie, invece, ha dato alla luce un romanzo che Harris (Rudy Vallee), il suo ex datore di lavoro, vuole a tutti i costi pubblicare…

Con questa commedia senza pretese il regista (Licenza d’amore, Il diabolico avventuriero, Il cocktail del diavolo…) mette in campo il solito scrittore famoso, egocentrico e presuntuoso, dalle polvere bagnate ed una principiante che, al primo romanzo, fa centro e diventa in un lampo famosa.

Fedele agli stilemi del sentimentale Martin disegna per la talentuosa Stephanie, innamorata di Owen, il ruolo della moglie devota che, pur di non ferire l’orgoglio del marito, è sul punto di rinunciare alla fama e al successo.

Per rendere più gustosa la trama, Martin punta sulla simpatia di Keenan Wynn che nei panni di Harris, simpatico amico di (s)ventura di Owen, ha il compito di far sorridere lo spettatore.