La febbre di Alessandro D’Alatri – Italia -2005

Mario Bettini (Fabio Volo), geometra trentenne, ha un sogno nel cassetto; aprire un bar con i suoi inseparabili amici. Assunto nell’Ufficio Tecnico del Comune, s’immerge con entusiasmo nel nuovo lavoro, ma s’imbatte in Cerqueti (Massimo  Bagliani), inflessibile e grigio capoufficio che, invidiando le sue energie e qualità, in maniera subdola e sottile, gli mette continuamente i bastoni tra le ruote, non concedendogli, tra l’altro, l’autorizzazione per l’apertura del locale.

Dopo essersi imbattuto nella solare, sensuale e travolgente Linda (Valeria Solarino), soffocato dalle spire della burocrazia e disgustato dall’atteggiamento di Cerqueti, Mario decide di abbandonare l’idea di  aprire il bar, si licenzia dal Comune e va a vivere in un casolare di campagna con Bicio (Thomas  Trabacchi), il suo amico artista. 

Con questa pellicola D’Alatri conferma la propria maturità artistica ed, in maniera sferzante, punta il dito contro coloro che, invece, di incoraggiare, promuovere e sostenere chi ha voglia di impegnarsi nel lavoro e coltiva qualche sogno nel cassetto, li osteggiano e li scoraggiano, fino a spegnere in loro ogni spinta vitale.

Il regista ambienta la vicenda in una Cremona calda ed accogliente e cuce su Fabio Volo un personaggio, a tutto tondo, che ispira tenerezza e  simpatia. Valeria Solarino illumina lo schermo. Nel cast Cochi Ponzoni ed Arnoldo Foà, nei panni del Presidente della Repubblica. 

Per l’intervista completa sulla cinematografia Alessandro D’Alatri, l’antologia della critica e della critica online del film si rimanda al volume di Ignazio Senatore: “Alessandro D’Alatri: il mio cinema” -Falsopiano Editore (2015)