La Fornarina di Enrico Guazzoni – Italia – 1943 – Durata 96’- B/N

17 Marzo 2024 | Di Ignazio Senatore
La Fornarina di Enrico Guazzoni – Italia –  1943 – Durata 96’- B/N
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Roma. Raffaello Sanzio (Walter Lazzaro), incantato dalla bellezza di Margherita, detta la Fornarina (Lída Baarová), se ne innamora e la sceglie come modella per le sue Madonne scatenando le ire di Leonora d’Este, sua ex amante. Marzio Taddei (Ugo Sasso), uno staffiere rude e violento, fa la corte a Margherita e cerca di abusare di lei.

Un uomo interviene in difesa della donna, Marzio lo uccide ed è arrestato e tradotto in prigione. Leonora, sempre gelosa della Fornarina, fa uscire Marzio dalla galera e, in cambio di una grossa somma di denaro, gli ordina di rapire Margherita e condurla lontana da Roma.

Margherita prova a scappare, ma è pugnalata da Marzio che, catturato, riferisce ai soldati che lo hanno catturato che lei è morta. Margherita, invece, è ospitata da alcune contadine che la rifocillano e la curano.

Raffaello, certo della morte dell’amata, smette di dipingere, ma poi, anche per le insistenti pressioni del nuovo Papa, accetta di sposare la nobile Maria Dovizi da Bibbiena (Loredana). Margherita ritorna a Roma, smaschera Leonora e ritrova Raffaello che, totalmente immerso nel lavoro, sta mettendo a repentaglio la propria salute…

Tratto dal romanzo di Tullio Gramantieri, il film rispetta i canoni estetici dei romanzi d’appendice e, come ogni melò che si rispetti, mette in campo due personaggi legati da una passione travolgente, degli ostacoli che si frappongono al loro amore lungo il loro cammino e la morte di uno dei protagonisti della vicenda.

La recitazione, com’era uso al tempo, é sopra le righe e Guazzoni (La Gerusalemme liberata, Quo vadis, I pirati della Malesia…), più attento alla vicenda amorosa che ai dipinti dell’artista, lascia che i capolavori di Raffaello sfilino in sequenza, frettolosamente sullo schermo.

 

Sul finale il dramma è servito su un piatto d’argento ed il regista punta dritto ai fazzoletti, con una scena che ai giorni nostri appare liquorosa.

Da segnalare Raffaello e la fornarina  di Filoteo Alberini  (1907) pellicola che ruota intorno al famoso pittore marchigiano e un episodio, tratto da Racconti Immorali di Walerian Borowczyk del 1979.

 

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