La ragazza del lago di Andrea Molaioli – Italia – 2007 – Durata 95’

4 Gennaio 2021 | Di Ignazio Senatore

Marta, una bambina di sei anni, accetta l’invito di uno sconosciuto e si allontana con lui in auto. La madre lancia l’allarme e nel piccolo paese si reca il commissario Sanzio (Toni Servillo) un uomo burbero, schivo e riservato. La piccola è sana e salva ma sulle rive del lago qualche ora dopo è rinvenuto il corpo nudo e senza vita di Anna (Alessia Pavan) una giovane studentessa fidanzata con il timido Roberto (Denis Fasolo). Il commissario segue diverse tracce e, legati i diversi indizi tra loro, sospetta dapprima di Roberto, poi di Mario, il matto del paese e di suo padre (Omero Antonutti). Successivamente scavando nel recente passato della vittima scopre che Anna era la baby.sitter di Angelo, il bambino malaticcio di Corrado Canali (Fabrizio Gifuni) e di sua moglie Chiara (Valeria Golino). Sul finale il commissario riesce a smascherare l’insospettabile assassino.

Pellicola d’esordio di un regista che mostra di aver un indubbio talento ed una cifra stilistica molto personale. Molaioli sceglie di inerpicarsi tra i sentieri del giallo e nel mettere in scena il romanzo Lo sguardo di uno sconosciuto della scrittrice Karim Fossum trasferisce la vicenda dalle coste della Norvegia alle incontaminate montagne del Friuli. Il regista, in maniera un po’ scolastica, contrappone la serenità del luogo al tormento ed all’inquietudine che attanaglia l’omicida e, con leggerezza e maestria, scandagliando l’animo umano, mostra come il rimorso, inesorabilmente, corrode la mente, divora e non lascia scampo. Nel film nulla è lasciato al caso e più che l’indagine poliziesca al regista interessa denudare, impietosamente, l’inconscio dell’assassino. L’autore del delitto aveva ucciso Anna perché incapace di tollerare il suo sguardo silenzioso e sommesso che lo condannava.

L’unico neo del film è una ricerca formale un po’ troppo estetizzante che finisce per apparire troppo algida, levigata e trattenuta. Nel cast Marco Baliani nel ruolo del papà di Anna, Anna Bonaiuto in quelli della moglie indementita del commissario e Nello Mascia di Alfredo, il fido collaboratore di Sanzio. Premio Pasinetti a Toni Servillo al Festival del Cinema di Venezia (2007). Otto David di Donatello, tre Nastro d’Argento.

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