La rivoluzione sessuale di Riccardo Ghione – 1968 – Durata 91’

23 Dicembre 2021 | Di Ignazio Senatore
La rivoluzione sessuale di Riccardo Ghione – 1968 – Durata 91’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Il professor Emilio Missiroli (Riccardo Cucciolla), famoso psicoanalista, seguace assertore delle teorie di Wilhelm Reich, propone ad un gruppo di quattordici persone (sette donne e sette uomini) di riunirsi in un albergo sul mare per una settimana e praticare un esperimento; ogni sera, mettendo da parte emozioni e sentimenti, dovranno fare l’amore con la persona dell’altro sesso, il cui nominativo verrà estratto a sorte. Secondo le sue teorie, solo sbarazzandosi di borghesi e vetusti pregiudizi culturali legati alla sessualità, essi potranno, liberarsi da nevrosi e tabù disagi e recuperare, finalmente, il rapporto con il proprio corpo. Convinto che una serie di malattie mentali derivino dall’interruzione di un corto circuito elettrico all’interno del corpo umano, il professore invita i partecipanti di entrare in un “accumulatore orgonico”, una macchina che riesce a captare e ad attivare l’energia cosmica. L’esperimento a cui partecipa la moglie, la sorella, il figlio Giorgio, un paio di giovani ed una coppia di mezz’età non dà i frutti sperati ed il professore, finirà per essere messo sotto accusa; Giorgio s’innamora della bellissima Stella (Laura Antonelli), che non ricambia le sue attenzioni, un componente del gruppo si suicida, una donna è colta da una crisi di nervi.

Nonostante il tema possa sembrare scabroso, il regista non cede all’erotico o alla commedia di costume e, senza mostrare un centimetro di nudità, affolla la narrazione con dei dialoghi vuoti che non sorprendono né per originalità, né per profondità. Messe da parte teorie e dimostrazioni, la narrazione si snoda senza sussulti e l’obiettivo dello psicoanalista reichiano di dimostrare che si può esperire una libera ed irrazionale sessualità, senza mettere in atto alcun coinvolgimento emotivo, naufraga miseramente.

Per un approfondimento sui rapporti tra cinema e psiche si rimanda la volume di Ignazio Senatore “Cinema (italiano) e psichiatria), Zephyro Edizioni.

 

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