Le mele di Adamo (Adams aebler) di Anders Thomas Jensen – Danimarca – 2005 – Durata 94’

11 Gennaio 2021 | Di Ignazio Senatore
Le mele di Adamo (Adams aebler) di Anders Thomas Jensen – Danimarca – 2005 – Durata 94’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Adam O (Ulrich Pedersen), ex detenuto neonazista manesco, violento ed impulsivo, appena uscito di prigione, è inviato presso un piccolo centro di recupero diretto da Padre Ivan (Mads Mikkelsen), un pastore protestante schivo e taciturno che, come progetto riabilitativo, gli affida la cura di un albero di mele che campeggia nel giardino della struttura, e gli impone di  realizzare in seguito una torta con i suoi frutti. L’albero di mele sembra però funestato da mille sventure; gli uccelli ed i vermi lo divorano ed un fulmine quasi lo incenerisce. Padre Ivan crede che in questi eventi funesti ci sia lo zampino del demonio ed Adam è sempre più impaziente e nervoso, anche perché non riesce a legare con gli altri ospiti della struttura; Ivan Gunnar (Nicolas Bro) un ex campione di tennis, ciccione e mezzo indementito, Khalid (Ali Kazim) un terrorista islamico, Sarah Svendsen (Paprika Steen), una donna incinta indecisa se portare o meno avanti la gravidanza. Padre Ivan racconta a tutti che è sereno e felice, che il figlio è un piccolo atleta, appassionato di calcio ma Adam, scaltro e deciso, scopre che ha rimosso un terribile passato; il figlio Cristoffer è spastico ed inchiodato su una sedia a rotelle, la moglie si è suicidata, la madre è morta durante il parto ed il padre aveva abusato ripetutamente di lui e della sorella. Per scuoterlo, Adam lo picchia più volte, ma Padre Ivan non reagisce e si mostra nei suoi confronti sempre disponibile e gentile finché il dottor Kolberg (Ole Thestrup) non svela ad Adam che padre Ivan è affetto dalla sindrome di Ravasci, un raro tumore al cervello che prende il nome da un giocatore indiano che, dopo un incidente di go-kart, perse entrambi i piedi ma continuava a negare la realtà.

Pellicola grottesca diretta da un regista che s’ispira al Dogma e che impagina una storia traboccante di vibrante umanità. Inizialmente i personaggi che sfilano sulla scena sembrano estremi e caricati e l’inizio schioppettate lascia presagire la classica commedia ironica e dissacrante. Con il fluire della vicenda il rude Adam, attirato dalla genuina disponibilità di padre Ivan, inizia a ronzargli sempre più spesso intorno e solo sul finale il dottore gli svela la verità

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