Les biches di Claude Chabrol – Francia -1968

21 Marzo 2024 | Di Ignazio Senatore
Les biches di Claude Chabrol – Francia -1968
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Frédérique (Jacqueline Sassard), ricca e annoiata proprietaria di un cantiere navale, abborda Why (Stéphane Audran), artista inquieta, che si guadagna la vita dipingendo cerbiatte sui marciapiedi di Parigi.

Tra le due nasce subito una travolgente passione e le due amanti si trasferiscono a Saint-Tropez, nella splendida villa di Frédérique. 

Nel corso di una festa, Why s’invaghisce di Paul (Jean-Louis Trintignant), architetto simpatico e guascone, ma anche Frédérique è attratta dal suo indiscutibile fascino e conquista il suo cuore. Why ne soffre, ma non si ribella, osserva in silenzio i due innamorati e trascorre il tempo libero truccandosi e vestendosi come l’amica del cuore.

Una mattina Frédérique la pianta in asso e torna a Parigi con Paul. Why, incapace di reggere gli abbandoni, crolla, la raggiunge e…

Chabrol (Le beau Serge, Betty, Il buio della mente, Rien ne va plus – Il gioco è fatto, Il fiore del male…) descrive, con freddezza, l’attrazione fatale che scatta tra le due donne, lasciando spazio più alle loro schermaglie amorose che all’esposizione dei loro corpi.

Creature enigmatiche e silenziose, Why e Frédérique si cercano e si inseguono per tutto il film, fino a frapporre un terzo che funga da ostacolo alla loro cocente passione.

Frédérique allaccia la relazione amorosa con Paul ma, in maniera perversa, continua a tenere legata a sé la giovane Why, inseguendola per tutto il film con uno sguardo voluttuoso e trepidante.

Chabrol filma con devastante melanconia la graduale discesa nella follia di Why, una ragazza alla disperata ricerca della propria identità, che resta aggrappata con tutte le sue forze a Frédérique.  Film-scandalo per l’epoca, fu spacciato in Italia come ad alta gradazione erotica.

Per assicurarsi l’incasso al botteghino, la (furba) distribuzione italiana, infatti, lanciò la pellicola con il titolo originale in francese Les biches, senza lasciare lo spazio tra le due parole, in modo da lasciar maliziosamente intuire che il film fosse chiaramente imperniato su due lesbiche.

Per la sua interpretazione Stéphane Audran, allora moglie del regista, vinse l’Orso d’argento al Festival di Berlino, come migliore attrice.

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