Lettere di uno sconosciuto di Zhang Yimou – Cina – 2015

28 Settembre 2015 | Di Ignazio Senatore

Un tema affascinante come quello della perdita della memoria non poteva non far gola a registi che lo hanno declinato, nelle commedie (Peggy Sue si è sposata…) nei drammatici (L’uomo senza sonno…), nei film d’autore (Io ti salverò, Palombella rossa, Paris Texas..). Zhang Yimou (Sorgo rosso, Lanterne rosseJou Dou) lo declina, appiattendolo, narrando la vicenda di Lu Yanshi, insegnante spedito, in piena rivoluzione maoista, nei campi di lavoro. Al suo ritorno, qualche anno dopo, l’uomo, riabilitato, ritorna a casa, ma scopre che la moglie Feng (Gong Li), affetta da un’improbabile forma di amnesia, non lo riconosce più. Nella prima parte Zhang Yimou rende cupa e piovosa la vicenda e fa spudoratamente il verso ai neorealisti nostrani.

Nella seconda punta al melodramma, e mostra i (vani?) tentativi di Lu di farsi riconoscere dalla moglie. Un film privo di anima e di pathos, calligrafico e che, per l’appunto, nel titolo italiano, fa riferimento alle lettere scritte da Lu alla moglie. Inquietante la scena iniziale: le ragazzine cinesi dell’Opera di Pechino danzano sulle punte, imbracciando un fucile.

Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 195 – Settembre – Ottobre  2015

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