L’immorale di Pietro Germi – Italia – 1967

Sergio Masini (Ugo Tognazzi), primo violino d’una grande orchestra sinfonica, è sposato con Giulia (Renée Longarini), con la quale ha avuto tre figli. Roberto, Mita e Luisa.

Ma, spirito inquieto, ha anche una relazione con Adele (Maria Grazia Garmassi), soprano, stonata come una campana, conosciuta in una tournée, che gli ha scodellato due marmocchi.

Cuore in tempesta, non sa resistere al fascino della giovanissima Marisa (Stefania Sandrelli) che mette incinta. A Don Michele (Gigi Ballista), parroco del suo quartiere, racconta i propri tormenti alla ricerca di una soluzione e sul finale, è colto da infarto e muore.

Germi, con la leggerezza e la sincerità che lo ha sempre contraddistinto, descrive il protagonista come un uomo che, (truffauttianamente) ama sinceramente tutte quelle donne che gli hanno rapito il cuore.

Padre esemplare, affettuoso e gentile, grazie ad un vagone di bugie, non trascura né moglie, né amanti, copre loro di regali, garantendo loro una tranquillità economica.

Eppure, nonostante una maniacale organizzazione della propria vita, è consapevole che né le donne, né la Chiesa, comprenderebbero mai il suo stile di vita, né il suo profondo travaglio interiore.

Tognazzi, premiato meritatamente come miglior attore protagonista con il David di Donatello.

Per un approfondimento sulla filmografia di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, e registi che hanno lavorato con lui.