L’incredibile storia dell’isola delle rose di Sydney Sibilia – Italia – 2020

25 Ottobre 2021 | Di Ignazio Senatore

Uno dei compiti del cinema è quello di rispolverare storie dimenticate? Fedele a quest’idea Sydney Sibilia narra il progetto dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa (Elio Germano) che, assieme ad un altro paio di ragazzi, nel ’68, decise di costruire uno stato indipendente, su una piattaforma marina di acciaio e calcestruzzo, oltre il limite delle acque territoriali italiane, al largo di Rimini. Come prevedibile, “L’isola” non fu riconosciuta da nessun Paese e il governo italiano decise la demolizione della piattaforma. Merito a Sibilia che sposa i toni della commedia grottesca e descrive Rosa come un utopista infantile che, al di là di alcune  idee bizzarre (la proclamazione di ministri, l’emissione di una moneta e di un’emissione filatelica) di fatto fosse privo di un chiaro progetto politico. “La tua isola è solo una discoteca”, gli dice, piccata la fidanzata (Matilde De Angelis). Il film è godibilissimo e sono da incorniciare le irresistibili scene nelle quali compaiono i pittoreschi politici del tempo l’Italia; l’allora presidente della Repubblica Giovanni Leone (Luca Zingaretti) e il ministro degli Interni Restivo (Fabrizio Bentivoglio). Colonna sonora in perfetto stile balneare di quegli anni. Nel cast François Cluzet.

Recensione pubblicata su Segnocinema N. 231 – settembre- ottobre  2021

 

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi