L’insulto di Ziad Doueiri – Libano – 2018

2 Ottobre 2018 | Di Ignazio Senatore

Non ce l’ha fatta né nella notte degli Oscar, né al David di Donatello eppure “L’insulto” di Ziad Doueiri avrebbe meritato molto di più di un premio. Non solo perché ben diretto, con una trama avvincente e con dei dialoghi credibili, ma perché è il classico film “necessario” che affronta, coraggiosamente, un tema che il cinema fin troppo spesso diserta; la dignità umana.

Il regista libanese, infatti, dirige un legal-movie che si svolge in gran parte in un’aula di un tribunale di Beirut, dove si danno battaglia Yasser (Kamel El Basha), un rifugiato palestinese e Toni (Adel Karam), un cristiano libanese. Motivo del contendere? Un insulto che il primo avrebbe rivolto al secondo. Nel corso del processo si scopre che i loro profondi dissidi non sono legati a delle vicende personali, ma a quelle storiche-politiche che hanno coinvolto il loro popoli, un tempo in guerra e da qualche decennio “ufficialmente” pacificati. Un film che, salomonicamente, ci ricorda che la sofferenza non è mai da una parte o dall’altra e che l’odio ed il rancore possono far esplodere il fuoco che cova sotto la cenere. Kamel El Basha meritatamente premiato a Venezia.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segno Cinema – N 213- Settembre- Ottobre 2018

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