Lo spietato di Renato De Maria

11 Ottobre 2019 | Di Ignazio Senatore
Lo spietato di Renato De Maria
Recensioni Film di Ignazio Senatore
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Il filosofo Pitagora, nato a Metaponto, non ha (forse) mai risalito lo Stivale. Il piccolo Santo Russo e la sua famiglia di emigranti calabresi, si sono stabiliti, invece, negli anni ’60 in una cittadina lombarda. Passano gli anni e Santo (Riccardo Scamarcio) , non vuole più vivere una vita di stenti come il padre e scala, in fretta, le gerarchie della mala. Sposa la dolce Mariangela (Sara Serraiocco), che gli scodella due bambini e, intanto, compie rapine, sequestri di persona, si lancia nel traffico di droga e, per rimanere a galla, elimina spie e concorrenti. 

Renato De Maria (Paz!, Amatemi, La prima linea..), grazie all’ottima ambientazione e alle canzoni d’epoca in sottofondo, ci riporta alla memoria i poliziotteschi italici degli anni ’70, e narra le gesta di un uomo senza scrupoli che cerca il proprio riscatto sociale nella Milano radical –chic degli anni ‘90, esibendo nei salotti bene Annabelle, l’amante francese (Marie- Ange Casta). Ispirato al volume “Manager Calibro 9” di Pietro Colaprico e Luca Fazzo, il film tiene, ma manca di originalità.

Recensione pubblicata su Segno Cinema. N. 219 – Settembre Ottobre

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