L’onda di Dennis Gansel – Germania – 2008

28 Dicembre 2018 | Di Ignazio Senatore

Rainer Wenger (Jürgen Vogel), insegnante anarchico di educazione fisica, per spiegare ai suoi studenti liceali il concetto di autocrazia, decide di coinvolgerli in un esperimento alquanto estremo ed originale, che avrà come scopo quello di far comprendere loro come sia avvenuta in Germania l’espansione del nazional-socialismo. Impone loro di scegliere dapprima uno stile d’abbigliamento esclusivo, poi un nome da dare al loro “movimento” ed un saluto che li contraddistingue dagli altri studenti. Inizialmente gli studenti lo seguono in maniera passiva e scelgono di indossare tutti, come divisa, una camicia bianca, poi nominano il loro “movimento” “L’onda” ed inventano un gesto che si scambiano tra loro. Giorno dopo giorno, cresce in loro la consapevolezza di appartenere ad una classe fin troppo “speciale” e superiore rispetto agli altri studenti della loro stessa scuola. L’unica che cerca di fare aprire loro gli occhi è la tenera Karo (Jennifer Ulrich) ma pian piano i componenti del “movimento” iniziano ad escludere chi non veste come loro, chi non saluta secondo il loro codice e creano sempre più divisioni nel corpo docente e nello stesso Wenger che comprende di aver perso il controllo sulla classe, anche  perché “l’onda” si espande velocemente, nell’intera scuola.

Il regista traspone sullo schermo il romanzo “Il segno dell’onda” di Morton Ruhe e riprende il  film tv “The Wave” (1981) di Johnny Dawkins e Ron Birnbach e l’esperimento adottato dall’insegnante americano Ron Jones nel 1967. Gansel dirige un film dall’evidente tocco realistico, dosando alla perfezione i tempi della narrazione e cucendo addosso ai personaggi della vicenda dei dialoghi asciutti, taglienti  e diretti.  Da un lato pone Wenger, insegnante, deciso ad andare fino in fondo con il suo esperimento, noncurante degli effetti dirompenti e destabilizzanti su degli adolescenti giovani, fragili come i suoi studenti; dall’altro, i ragazzi sempre più ringalluzziti ed eccitati all’idea di vivere un’esperienza unica ed irripetibile e che li pone in una condizione di supposta superiorità rispetto agli altri.  Come prevedibile, la tragedia esploderà sul finale, travolgerà studenti e professori e porrà fine al folle esperimento.

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