Ma quando arrivano le ragazze? di Pupi Avati – Italia – 2005

9 Novembre 2023 | Di Ignazio Senatore

Siamo nel 1994. All’Umbria Jazz tanti ragazzi sognano di superare le selezioni, tra questi il sassofonista Gianca (Paolo Briguglia) ed il trombettista Nick (Claudio Santamaria).

I due, che vivono nella stessa città, sbaragliano la concorrenza, diventano amici e si frequentano. Nick si fidanza con Gilberta (Selvaggia Quattrini), la sorella di Gianca e la sposa.

La passione per il jazz spinge Gianca e Nick a mettere su un gruppo il “Joy Spring Quintet”, assieme all’astrologo Marcello (Augusto Fornari) ed ai fratelli Maramotti, Dedo (Alessio Modica) e William (Enrico Salimbeni).

Nick ha però un passo in più e, dopo qualche esibizione, è notato da qualche discografico ed abbandona il gruppo. Gianca, abbandona il sax, sposa la luminosa ed incantevole Francesca (Vittoria Puccini) e lavora come commercialista con il padre (Johnny Dorelli), ex musicista jazz. Nick ritorna a Bologna anni dopo per un concerto al Teatro Comunale e…

Avati (Una gita scolastica, Regalo di Natale, Ultimo minuto, Il cuore altrove ed autore di Bix Un’ipotesi leggendaria…), declina ancora una volta il tema dell’amicizia maschile e, rispolverando il vecchio amore per il jazz, mette al centro della narrazione un (povero) musicista talentuoso (Santamaria), che fa strage di cuori femminili ed un (ricco) sassofonista poco dotato, ma dall’animo semplice e buono come il pane (Briguglia) ed una donna (Puccini), da sempre attratta da Nick, ma che sceglie di vivere accanto al dolce e rassicurante Gianca.

Il jazz finge da collante non solo all’amicizia tra Nick e Gianca, ma sottolinea le diversità caratteriali dei due musicisti; Nick, ambizioso, sicuro di sé e determinato, legato ad un sound decisamente più spinto e più duro;  Gianca, indeciso ed insicuro come nella vita, aderisce, invece, ad una musica più intima e soft.

La rivalità tra i due protagonisti non è mai esibita e, per tutto il film Gianca non prova un pizzico d’invidia per l’amico trombettista che ha spiccato il volo.

A rendere meno nostalgica l’atmosfera, ambientata a Bologna, i divertenti e simpatici personaggi dei Maramotti. Misteriosa la scelta del regista di mostrare, nel corso del film, delle didascalie che fanno riferimento a della comete.

Il titolo del film fa riferimento ad un brano scritto da Gianca e che fa da filo conduttore della vicenda.

Curiosità: Il nome di Nick è un omaggio a Nick Novecento, attore molto caro ad Avati, morto prematuramente.

Per un approfondimento sul tema “Cinema e musica” si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Cantanti, musicisti e rock band”, edito da Arcana.

 

 

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