“Mare fuori” e le storie dure di minori reclusi sulla Rai

17 Settembre 2020 | Di Ignazio Senatore
“Mare fuori” e le storie dure di minori reclusi sulla Rai
Senatore giornalista
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E’ stata girata interamente a Napoli la serie tv “Mare fuori”, che andrà in onda in prima serata, in sei puntate su Rai 2 da mercoledì 23 settembre e in anteprima su RaiPlay da dopodomani. Diretto da Carmine Elia e interpretato in maggioranza da attrici e attori napoletani (Anna Ammirati, India Santella, Agostino Chiummariello, Carmine Recano, Giacomo Giorgio, Massimiliano Caiazzo),  dal casertano Antonio De Matteo e dal salernitano Matteo Paolillo. La nuova produzione racconta la storia dell’IPM (Istituto di Pena Minorile) di Napoli, a picco sul mare, che ospita settanta detenuti, cinquanta maschi e venti femmine, che non hanno compiuto ancora diciott’anni. Alcune storie. Filippo, un ragazzo della Milano bene, con un futuro promettente da musicista, ritenuto responsabile della morte di un amico, condivide la cella con Carmine, un ragazzo di Secondigliano, che ha deciso di non seguire le orme criminali della propria famiglia, di lavorare onestamente e diventare parrucchiere. E’ recluso perché ha ammazzato chi aveva provato a violentare la sua ragazza. Non meno dolorose le storie degli altri giovani detenuti.  Edoardo, sedicenne con un figlio in arrivo dalla fidanzatina, è stato condannato per spaccio di droga;  Viola ha ucciso la madre, senza un apparente motivo e non sembra pentita del suo gesto, Pino ‘o Pazzo, figlio unico di ragazza madre, è incapace a rispettare le regole dell’Istituto; Naditza, una nomade di un campo rom, arrestata più volte per furto e truffa, si è ribellata e non è andata in sposa ad un uomo scelto dal padre; Serena, è, invece, una ragazza introversa con un passato da tossicodipendente A fare da contrasto ai loro toccanti e intensi racconti, l’ambiziosa direttrice (Carolina Crescentini), il comandante di polizia penitenziaria, gli educatori, il cuoco, il barbiere, gli agenti penitenziari e le altre figure professionali che entrano ogni giorno in contatto con i giovani detenuti. Non mancheranno gli amori, le risse, le partite di calcio, le fughe e chi sogna invano che il giudice conceda loro gli arresti domiciliari. Sceneggiato da Peppe Fiore, Cristiana Farina, Maurizio Careddu, Luca Montesi e Paolo Piccirillo, e nato da un’idea originale di Cristiana Farina, è una coproduzione RAI Fiction – Picomedia.

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