Marrakech Express di Gabriele Salvatores – Italia – 1989 – Durata: 110’

29 Maggio 2022 | Di Ignazio Senatore
Marrakech Express  di Gabriele Salvatores – Italia – 1989 – Durata: 110’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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A casa di Marco (Fabrizio Bentivoglio) giunge Teresa (Cristina Marsillach), una ragazza spagnola, che gli racconta che Rudy (Massimo Venturello), un amico che lui non vede da dieci anni, è nei guai in Marocco per una storia di droga e che ha bisogno di soldi per uscire di galera.

Marco decide di aiutarlo e di coinvolgere gli amici comuni di un tempo; Ponchia (Diego Abatantuono), Cedro (Gigio Alberti) e Paolino (Antonio Cederna).

I quattro raccolgono  il denaro sufficiente e partono in auto in direzione del Marocco. Ma le loro dis-avventure sono solo all’inizio e le sorprese non tardano venire.

Mentre sono in viaggio, infatti, nel percorrere una strada dissestata perdono un tubo dell’auto, all’interno del quale avevano nascosto i soldi. 

Ma il tubo funge da palo di una porta per dei marocchini che stanno giocando a pallone su uno spazio sabbioso. Ponchia e Marco provano, invano a convincerli. Paolino allora, per uscire dall’empasse, decide di sfidarli a pallone; la squadra che vincerà si aggiudicherà il tubo. Chi vincerà?

Piccolo capolavoro di Salvatores che, assieme al precedente Turné ed al successivo Puerto Escondido, compone la cosiddetta “trilogia del viaggio”.

In questo film, che è un vero e proprio inno all’amicizia, il futuro premio Oscar punta sui suoi attori feticci (Abatantuono, Bentivoglio, Cederna, Alberti…) e regala allo spettatore una scena liberatoria e piena d’allegria che vede gli strampalati amici di Rudy dribblare e lottare su ogni pallone contro gli atletici marocchini. 

La partita dura un paio di minuti ed ha come sottofondo le impareggiabili note de La leva calcistica della classe del ’68 di Francesco De Gregori. Salvatores con gli stessi protagonisti di Marrakesh Express (e con l’aggiunta di Bisio e Bigagli) riproporrà in Mediterraneo, film che gli valse l’Oscar come miglior film straniero (1991), due scene nelle quali dei militari italiani sbarcati su un’isola semideserta, per ammazzare il tempo, giocano a pallone.

Magica ed indimenticabile la scena con Abatantuono in porta, pronto a parare un rigore ed alle sue spalle la sagoma di un piccolo bimotore che sta atterrando. Marrakesh express, infine, è simpaticamente citato in Tre uomini e una gamba da Aldo, Giovanni e Giacomo.

In quest’ultimo film i tre comici, per un contrattempo, sono costretti a recuperare una gamba di legno, preziosa opera del celebre scultore americano Gerpez, regalo di nozze per il futuro suocero di Giacomo ed a giocarsela con degli extracomunitari.

 

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il cinema fa goal. I100 film più belli sul calcio”, edito da Absolutely Free.

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